Toscana

Ballottaggi, cadono le roccaforti «rosse» di Pisa, Siena e Massa

Con il 52,29% delle preferenze, pari a 20.692 voti, Michele Conti, il candidato del centrodestra, è il nuovo sindaco di Pisa. Conti, al ballottaggio, ha prevalso su Andrea Serfogli, l’uomo schierato dal Pd e dal centro sinistra, fermo al 47,71% (18.881 voti), nonostante l’apparentamento con le liste civiche di Veronese e Zippel. L’affluenza è stata del 55,85%, poco al di sotto di 15 giorni fa (58,57%). Il candidato della Lega ha saputo racimolare oltre 7 mila nuovi voti, mentre Serfogli solo 5.500 circa.

Stesso risultato, anche se più sofferto, a Siena, dove il candidato del centrodestra Luigi De Mossi con 12.065 voti (50,80%) ha battuto sul filo di lana il sindaco uscente Pd, Bruno Valentini (11.687 voti, 49,20%), che pure partiva da +832 voti e poteva anche contare sull’apparentamento con l’ex sindaco Ds, Pierluigi Piccini, che gli portava in dote 5.617 voti. In realtà questa volta, con un’affluenza del 56,19% (contro il 63,08 di 15 giorni fa) Valentini non è riuscito neanche a riportare a casa tutti i voti del primo turno.

A Massa altra storica vittoria del centrodestra, sempre a trazione leghista, con Francesco Persiani che ha ottenuto 17.830 voti (56.62%), quasi il doppio che al primo turno. Il sindaco uscente del Pd, Alessandro Volpi, con 13.658 voti (43,38%) è aumentato di meno di 2 mila preferenze.

A Pietrasanta, già governata da tempo dal centrodestra, Alberto Stefano Giovannetti ha battuto con 6.114 voti (52,15%) il candidato del centrosinistra Ettore Neri (5.609, 47,85%). Anche qui, con un’affluenza leggermente in calo  (57,17% contro il 61,68%), entrambi hanno aumentato i consensi, ma Giovannetti partiva già con un vantaggio di 6 punti percentuali.

Unico Comune dove il centrosinistra vince è Campi Bisenzio, con il sindaco uscente Pd, Emiliano Fossi, che raccoglie 7.352 consensi (54,27%), 600 in più che al primo turno e che gli sono bastati per sconfiggere l’indipendente Maria Serena Quercioli, candidata del centrodestra, nonostante un grosso aumento di voti (da 4.612 a 6.195, pari al 45,73%). Qui l’affluenza è stata la più bassa della Toscana, solo il 43,28% (contro il 51,42%), forse spiegabile con la posizione del terzo arrivato al primo turno, l’ex sindaco Ds Adriano Chini. Fallita la possibile convergenza con Fossi, i suoi 3.700 elettori potrebbero aver disertato in massa le urne.

Caso a sé Pescia, dove l’ex sindaco Pd, dimessosi per un’inchiesta, Oreste Giurlani, già in testa al primo turno, ha vinto facilmente con 4.087 voti (61,29%) contro il candidato del centrodestra, Francesco Conforti (2.581, 38,71%). Qui il candidato del Pd non era andato neanche al ballottaggio.

Conti: «Abbiamo fatto la storia». A Pisa «abbiamo fatto la storia. Tutti insieme, io ne ho fatto un pezzettino». È una vittoria di Matteo Salvini? «É una vittoria di tutti. Aiutatemi tutti, perché possiamo davvero cambiare davvero questa città e questa Regione, dove abbiamo vinto anche a Siena e Massa». Michele Conti, il neo sindaco di Pisa, indossata la fascia tricolore per prima cosa affronterà il capitolo sicurezza. Lo assicura pochi secondi dopo la conferma di aver regolato Andrea Serfogli, il candidato del centrosinistra. «Sapete benissimo- spiega ai giornalisti- che il primo problema da dover affrontare è quello della sicurezza. Lo faremo già da domani». Detto questo, il trionfo al ballottaggio, continua, «è una grande emozione. Dopo tanti anni il centrodestra riesce a vincere in una città come Pisa, fatto impensabile anni fa».

Merito, prosegue, «di tutti coloro che per tanti anni, prima di me, ci hanno provato». Un passato rinforzato «naturalmente dalla novità della Lega, che è diventata forza di governo e qui è il primo partito- è questa l’alchimia che ci ha permesso di vincere». Ora «saremo a disposizione di tutti e cercheremo, nell’interesse della città, di fare meglio dei nostri predecessori».

Rossi: Disfatta centrosinistra, soprattutto nelle regioni «rosse». «Sostanzialmente una disfatta. Nella regioni una volta “rosse”, in modo particolare. Laddove il PD era più forte più la sinistra perde e LeU non svolge nessun ruolo di recupero. È necessario un nuovo inizio, basato sull’unita, sulla ricomposizione e sulla responsabilità», scrive su facebook il governatore della Toscana, Enrico Rossi. «La sinistra si è sciolta e va ricomposta ­ prosegue, facendo anche autocritica ­. La sinistra deve riunificarsi, mettendo insieme uomini e donne di sinistra, la loro cultura e la loro passione. Sarà necessario un lungo cammino in cui la sinistra, armata di umiltà, dovrà ascoltare e mettersi a disposizione dei lavoratori, dei giovani e dei ceti popolari. Per questo, io credo che bisogna andare oltre, oltre il PD e oltre LeU, per costruire un partito nuovo della sinistra e del lavoro che si ispiri agli ideali del socialismo e ai principi della dottrina sociale cristiana. Voglio infine congratularmi con i sindaci di Campi Bisenzio in Toscana, e di Brindisi e di Conversano in Puglia e di Teramo in Abruzzo dove sono stato a fare campagna elettorale, e naturalmente con i sindaci di sinistra eletti. A chi ha perso e sta all’opposizione faccio l’invito a non demordere e a fare politica a partire dai bisogni dei cittadini e dai valori della sinistra. Ai sindaci Toscani tutti, di ogni schieramento, eletti in queste amministrative, faccio i migliori auguri di buon lavoro per il loro nuovo impegno e mi metto a disposizione per affrontare insieme i problemi dei cittadini».