Toscana

Firenze. Furlan: giusta ordinanza contro tratta prostituzione

«Ha fatto bene il Comune di Firenze. Spero che questa decisione del sindaco Nardella sia portata avanti da tutti i Comuni italiani. Non ci può essere la libertà sessuale di andare con le prostitute. È una «libertà» esercitata nei confronti di chi non è libera e non ha scelta». È quanto sottolinea oggi una intervista al Corriere Fiorentino Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, sull’ordinanza del sindaco di Firenze, Dario Nardella, contro la tratta delle prostitute.

«Al nostro ultimo congresso abbiamo lanciato la campagna contro la tratta delle donne schiavizzate condividendo la battaglia dell’associazione Papa Giovanni XXIII. Centomila donne costrette a vendere il loro corpo. Il 65% lo fa per strada. Il 37% ha tra i 13 e 17 anni. La missione di un sindacato è anche questa. Come ci ha chiesto Papa Francesco, è stare vicini agli ultimi, alle persone più vulnerabili. È prenderle per mano e battersi al loro fianco. Basta donne sfruttate, violentate, picchiate». La leader della Cisl sostiene di non credere ad una prostituzione libera.

«Credo ad una catena di sopraffazioni che va spezzata. È la domanda che fa il mercato, che dà impulso a tratta e sfruttamento. Troppo spesso ci si volta dall’altra parte. Come è possibile non provare indignazione? In Parlamento è in discussione una legge che punisce i clienti: chi va con una prostituta deve pagare come chi la sfrutta. Penso che bisogna fare ogni sforzo per risolvere questo problema. Serve una mobilitazione collettiva contro questa piaga sociale. La Cisl è impegnata anche su questo fronte. È una forma violenta di sfruttamento delle donne. Un fenomeno che purtroppo avanza nel nostro paese anche in altri ambiti. Penso alle tante donne sfruttate nel lavoro agricolo spesso in maniera davvero disumana».