Toscana

GIAPPONE, ANNIVERSARIO BOMBA ATOMICA SU HIROSHIMA

Giovedì 9 agosto, a Nagasaki, obiettivo della seconda bomba atomica americana sganciata sul Giappone nell’agosto 1945, si rinnoverà il rito con cui oggi 50.000 le persone, raccolte in silenzio nel Parco della Pace di Hiroshima, hanno ricordato il 62° anniversario della prima bomba atomica “Little boy” che, sganciata dal «B-52» statunitense «Enola Gay» il 6 agosto 1945 alle 8.15 del mattino, ha causato nel tempo non meno di 250.000 morti, 140.000 dei quali nel primo anno successivo allo scoppio; 5221 vittime delle radiazioni di quella bomba sono morte nel solo anno in corso. Mentre tutta Hiroshima rispettava un minuto di silenzio e si svolgeva poi la cerimonia nel Parco sorto esattamente dove cadde l’ordigno, una campana faceva sentire i suoi rintocchi; nel cenotafio del Parco della pace venivano intanto deposti due volumi con i nomi delle ultime migliaia di vittime. “Nessuno ha sofferto come noi “ ha detto il sindaco di Hiroshima Tadatoshi Akiba ricordando che la città “ era un inferno in cui coloro che sopravvissero invidiavano i morti”. Facendo riferimento ai recenti tentativi di modificare alcune norme di pace in vigore con la Costituzione post-bellica, incoraggiati a quanto pare anche da forze conservatrici di Washington, Akiba ha aggiunto: ”Il governo giapponese deve impegnarsi per l’abolizione delle armi nucleari attraverso il diritto internazionale e ha l’obbligo di proteggere la sua Costituzione pacifista di cui deve essere orgoglioso, dicendo con chiarezza ‘no’ alle antiquate e sbagliate politiche americane”. Anche il primo ministro Shinzo Abe, un conservatore che in pochi mesi ha subito un drastico calo di consensi e ha perso il controllo del Senato nelle ultime recenti elezioni, ha affermato: “«Rinnovo la promessa di mantenere i tre principi antinucleari, in virtù dei quali il Giappone si impegna a non fabbricare, possedere o ammettere la presenza sul suo territorio di armi atomiche… come unico paese al mondo ad aver sofferto bombardamenti atomici nel corso della storia, abbiamo la responsabilità di tramandare questa triste esperienza alla comunità internazionale”.Misna