Vita Chiesa

Prato, mons. Agostinelli a studenti, «Battiamoci insieme per un futuro diverso»

“Cari ragazzi – scrive mons. Agostinelli -, vi confesso che tutte le volte che ho occasione d’incontrarvi, un moto di nostalgia si accende dentro di me. Sì, perché voi mi ricordate i tempi belli e spensierati della giovinezza, quando era facile scioglierci in profonde risate, quelle che depurano la mente, quasi una sorta di igiene mentale di fronte alle pesantezze e preoccupazioni quotidiane; era il tempo della condivisione, dell’amicizia vera, che voi avete la fortuna di sperimentare ancora e che vi auguro di conservare per sempre. Certo non mancavano giornate diverse, quando un certa vena di tristezza ti prendeva l’animo, ma alla fine era sempre la bellezza che prendeva il sopravvento”. Mons. Agostinelli ricorda agli studenti che nel nuovo anno scolastico si tratta “di mettere in conto fatica, dedizione, impegno, ma non mancheranno anche momenti belli in cui scoprirete cose nuove e arricchirete la vostra mente di prospettive nuove e inesplorate”.

Il suo auspicio è di vivere “un tempo veramente significativo in cui attendete alla costruzione del vostro futuro, come persone che si preparano ad occupare un posto importante nella costruzione di una società diversa”. “Voi mi direte che i giovani oggi non hanno molte prospettive, che il mondo è difficile e non fa posto ai giovani e questo è vero – osserva il vescovo di Prato -, ma non per questo però dovete scoraggiarvi o arrendervi. Vorremmo proprio affiancarci a voi per combattere insieme la battaglia per un futuro diverso, in cui ci sia posto per tutti e dove non esistano più le insopportabili discriminazioni. Per questo però occorre prepararci, occorre il coraggio e l’entusiasmo che ai giovani non mancano; occorre una elaborazione spirituale, culturale e psicologica che vi trovi protagonisti in questo anno e per il futuro”. “Il mondo di domani – conclude – ha bisogno sì di gente competente, professionalmente preparata, ma prima e più ancora di uomini e donne veri, che sanno affrontare la realtà senza esserne dominati”.