Cultura & Società

Dante e San Francesco, in Santa Croce la terza Giornata della fraternità

Dopo la prima edizione dedicata al dialogo tra le grandi religioni e la seconda, incentrata su economia e fraternità, nell’anno dell’anniversario dantesco ci si concentra sulla dinamicità profetica del Sommo Poeta, protagonista della storia e della spiritualità attraverso i secoli.

L’appuntamento è per le 16 nel cenacolo di Santa Croce.  Sono previsti i saluti del vicepresidente dell’Opera, Aureliano Benedetti, dell’assessore Alessandro Martini, e del rettore della basilica, padre Paolo Bocci, a cui seguono gli interventi del cardinale Giuseppe Betori e di Giulio Conticelli, consigliere dell’Opera. Per l’occasione torna a Firenze a parlare dell’Alighieri il filosofo Massimo Cacciari che terrà una lectio magistralis dedicata alle profezie di Dante.

La Giornata della Fraternità – lo ricordiamo – nasce sulla scia del documento sulla Fratellanza di Abu Dhabi del 2019 che ha aperto una nuova fase nella relazione tra religioni. “In quest’anno 2021, in questo luogo dantesco, s’incrocia il centenario della morte di Dante che, per le sue profezie, rinvia alla struttura profetica delle religioni ebraica, cristiana, e islamica, impegnate per la fratellanza tra tutti i credenti, fra credenti e non credenti e fra tutte le persone di buona volontà”, sottolinea Giulio Conticelli ricordando che, nel 1956, Giorgio La Pira promosse il V Convegno internazionale per la Pace proprio sul rapporto tra Storia e Profezia.   

La Giornata si conclude con lo spettacolo di musica e teatro Dante incontra Francesco, la suggestiva rappresentazione che l’Ensemble San Felice con Opera Network Firenze presenteranno alle 21 in basilica. Il progetto nasce da un’idea di Carla Zanin, la musica e la direzione sono di Federico Bardazzi, mentre i testi sono recitati da Cristina Borgogni che ne è l’autrice e da Paolo Lorimer.

Lo spettacolo si snoda tra parola recitata e parola cantata: le laudi e le danze medievali si alterneranno a branidi altri generi musicali in un dialogo tra medioevo e contemporaneità. Cuore pulsante musicale sarà l’utilizzo della prassi medievale del “contrafactum” (l’uso della stessa melodia per testi sacri e profani). Questa storica tecnica sarà applicata in maniera innovativa a famosi brani del pop internazionale e alle composizioni di Ennio Morricone con antiche traduzioni in lingua inglese dei testi francescani, per esaltare l’universalità del messaggio del “Giullare” di Dio.