Cultura & Società

Don Averardo Dini, il prete e lo scrittore: un libro a cinque anni dalla morte. Oggi la presentazione

L’uomo, il prete, lo scrittore. Tre aspetti della personalità di don Averardo Dini che non era possibile dividere, tanto erano strettamente legati l’uno all’altro. Il libro che raccoglie memorie e ricordi sulla vita di «don Ave», come amici e parrocchiani lo hanno sempre chiamato, attraversa tutti questi ambiti: la parrocchia e i legami spirituali con preti, suore, laici; ma anche la scrittura, con i tanti libri pubblicati, e l’amore per la comunicazione e il giornalismo che lo ha visto essere uno dei protagonisti, forse il più appassionato, della nascita di Toscana Oggi, allora – eravamo negli anni ‘80 – un modello innovativo di sinergia tra le testate di diverse diocesi.Il libro, curato da Stefano Liccioli, esce a cinque anni dalla morte di don Dini, e viene presentato sabato 15 maggio alle 15,30 nella chiesa di San Piero in Palco, a Firenze. La prima parte è dedicata proprio al lavoro di comunicatore svolto da don Averardo: «Con le parole a servizio della Parola». Ne parlano Antonio Lovascio, direttore dell’ufficio di comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Firenze, e Andrea Fagioli, direttore di Toscana Oggi dal 2009 al 2019, che ricorda proprio il ruolo di don Dini nella nascita del settimanale. Interessante anche la testimonianza di padre Vittorino Gatti, dell’editrice Queriniana, che fa un ritratto del don Dini Scrittore. In questa sezione anche gli interventi di mons. Pietro Gianneschi, mons. Gianni Cioli, don Vicenzo Arnone.La seconda parte intitolata «Un uomo, un prete, una storia» inizia con il ricordo che il cardinale Silvano Piovanelli fece dell’amico Averardo in occasione del funerale; in appendice invece l’omelia che in quell’occasione tenne il cardinale Giuseppe Betori. Seguono poi testimonianze più intime e personali: mons. Mino Tagliaferri, Paoletto Paoletti (fratello di don Manfredo Paoletti, anche lui prete del ‘48), i nipoti Lucia e Paolo Collini. E poi ancora ricordi di parrocchiani di Barberino di Mugello e San Piero in Palco, compresi suor Cristina Longinotti, monaca Clarissa, e don Simone Pifizzi, uno dei preti originari di San Piero in Palco.In appendice, alcuni documenti inediti tra cui uno scambio di lettere tra Giorgio La Pira e don Averardo, e il pensiero scritto dal cardinale Piovanelli sulla propria agenda alla data della morte di don Dini (un’annotazione che il segretario del cardinale, mons. Luigi Innocenti, ha messo eccezionalmente a disposizione per sottolineare il forte legame di amicizia tra i due).Il ricavato dalle vendite del libro, pubblicato dalle edizioni Toscana Oggi (prezzo di copertina 10 euro) andrà a sostenere le opere della parrocchia di San Piero in Palco.