Cultura & Società

I luoghi della scienza /5: Firenze

di Francesca Galluzzi

Il 21 febbraio 1775 il granduca Pietro Leopoldo di Lorena apriva al pubblico l’Imperial regio museo di fisica e storia naturale a Firenze, compiendo un gesto fortemente innovativo per una mentalità che vedeva solo nell’aristocrazia e negli studiosi dei visitatori possibili di un simile luogo. Nel Museo, che in breve tempo divenne il maggior centro italiano di ricerca, si innovò e si sperimentò sulla base degli innumerevoli oggetti e strumenti raccolti dalla famiglia Medici già a partire dalla metà del Cinquecento. Fu infatti con Cosimo I che, oltre alla promozione dell’arte, la famiglia regnante sostenne i filosofi naturali e gli scienziati intenti a indagare il mondo fisico. Una ricchissima raccolta di strumenti ospitati prima nella Guardaroba di Palazzo Vecchio, poi nelle sale degli Uffizi; oggetti di straordinario valore, come gli strumenti utilizzati dai membri dell’Accademia del Cimento (vedi box). Oggi le collezioni dell’Imperial Regio Museo di Fisica e Storia Naturale sono smembrate in varie istituzioni scientifiche che rendono ricchissima l’offerta culturale della città, pur rimanendo «schiacciate», in termini di visitatori, da un patrimonio artistico imponente.

È il Museo di storia naturale dell’Università degli studi di Firenze la realtà più sorprendente, con le sue sei sezioni collocate in vari luoghi della città, in ambienti di notevole valore storico. Un esempio è il Museo della Specola (sezione di Zoologia) nel Palazzo Bini sovrastato da un osservatorio astronomico o specola, che vanta un imponente collezione zoologica di animali viventi ed estinti, sia al piano che nel settecentesco Salone degli Scheletri. La visita alla Specola è resa indimenticabile dalla collezione di cere anatomiche, con esemplari secenteschi e drammatici di Gaetano Zumbo, celeberrimo ceroplasta napoletano, e numerosi modelli settecenteschi, veri e propri compendi di anatomia per gli studenti di medicina. Con le prime giornate di primavera si raccomanda una visita al Giardino dei Semplici (sezione Orto Botanico) istituito da Cosimo I nel 1545: passeggiando fra gli alberi antichi come il Tasso piantato dal Micheli nel 1720 oppure la Sughera, con più di due secoli di vita, ci si potrà soffermare fra le migliaia di specie ospitate all’aperto o in serra, gli agrumi, le palme, le piante carnivore, le azalee, ora in fiore. Amatissima dai bambini la sezione di Geologia e Paleontologia dove oltre agli invertebrati e le piante antiche di milioni di anni si possono ammirare i vertebrati provenenti dalla Toscana, fra i quali l’elefante Pietro, un grande proboscidato del Valdarno Superiore. L’insieme del Museo di storia naturale si completa con le sezioni di Botanica, di Antropologia e Etnologia e di Mineralogia e Litologia: musei ma anche luoghi dove ferve la ricerca, che vengono proposti alla visita di scolaresche, famiglie e turisti desiderosi di conoscere una Firenze diversa.

Raccoglie gli strumenti di Galileo e le collezioni medicee e lorenesi di strumenti scientifici, compresi quelli dell’Accademia del Cimento l’Istituto e museo di storia della scienza. Gli originali cannocchiali di Galileo, il dito medio della sua mano destra; e poi la gigantesca sfera armillare del Santucci, rappresentazione della «macchina» universale, macchine elettrostatiche settecentesche, il banco chimico utilizzato da Pietro Leopoldo per i suoi esperimenti. Una rassegna di quanto nel passato serviva ad indagare i fenomeni fisici, astronomici, chimici, che attualmente è in fase di ristrutturazione per i lavori che interessano l’edificio di piazza dei Giudici, che riaprirà nel 2009 come Museo Galileo.

Il più recente museo scientifico della città è il Giardino di Archimede. Un museo per la matematica, un luogo di esperienza, dove il visitatore è invitato a toccare veramente con mano come gli eventi siano spiegabili con leggi matematiche, con l’intento di sfatare la convinzione che la matematica sia una materia astratta e difficile. Il programma di questo strano museo, tutto fatto di esperimenti e meccanismi, è composto da visite guidate e a tema rivolte alle classi la mattina e alternate alle domeniche matematiche, per un pubblico composto prevalentemente da famiglie.

Il panorama delle istituzioni scientifiche a Firenze è completato dalla Fondazione Scienza e tecnica, istituita per promuovere la cultura scientifica, tecnica e industriale, valorizzandoli patrimonio di strumenti e conoscenze dell’Istituto Tecnico Toscano, istituito da Leopoldo II nel 1850. La Fondazione vanta uno strepitoso Gabinetto di Fisica, con strumenti scientifici ottocenteschi realizzati a Firenze e in vari paesi europei. Si trova qui anche il moderno Planetario, una cupola di 8 metri di diametro che permette di conoscere il cielo, le costellazioni, il movimento dei corpi celesti. Le «lezioni» del Planetario sono tenute dagli astronomi dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, altra eccellenza in campo scientifico, sulle colline a sud di Firenze e non lontano dalla villa dove Galileo trascorse gli ultimi anni della sua vita. All’Osservatorio vengono effettuate ogni mese visite guidate sia notturne che diurne.

La veloce carrellata dei luoghi della scienza a Firenze si conclude nella piana di Sesto Fiorentino, dove si trova il Polo Scientifico dell’Università con alcuni istituti di ricerca di altissimo livello. Qui c’è anche OpenLab, un organismo che l’Università ha dedicato alla divulgazione scientifica, che con laboratori e percorsi vari si rivolge agli studenti dalla materna alle superiori. Il prossimo 29 aprile Openlab inaugurerà dei nuovi locali: è prevista una visita guidata e la festa degli operatori che qui lavorano.

Provando e riprovandoEra il motto dell’Accademia del Cimento, fondata nel 1657 a Firenze dal granduca Ferdinando II e da Leopoldo dei Medici. Un gruppo di scienziati, fra i quali Francesco Redi, Lorenzo Magalotti, Vincenzo Viviani, che in nome della metodologia sperimentale propugnata da Galileo si dedicarono per circa un decennio a dimostrare i principi della filosofia naturale. Sede degli incontri l’appartamento del principe Leopoldo in Palazzo Pitti, materie indagate principalmente la pneumatica, la barometria e la termometria. Il risultato degli esperimenti e degli studi fu la pubblicazione, nel 1667, dei Saggi di naturali esperienze, che segnò anche la conclusione di questa innovativa società di scienziati.

Informazioni

Il Museo di storia naturale dell’Università ha sei sezioni di cui Mineralogia e Litologia, Botanica, Geologia e Paleontologia si trovano in via La Pira 4. L’Orto Botanico è in via Micheli 3; Antropologia e Etnologia in via del Proconsolo 12 (Palazzo Nonfinito); la Specola in via Romana 17. Il sito è unico www.msn.unifi.it.

Il Museo di storia della scienza, in piazza dei Giudici 1 è temporaneamente chiuso per lavori; resta aperta la mostra Il telescopio di Galileo. Lo strumento che ha cambiato il mondo (fino al 31 dicembre) tel. 055-265311

Il Giardino di Archimede è in via San Bartolo a Cintoia 19/a tel. 055-7879594; il programma delle visite a tema sul sito www.archimede.ms

La Fondazione scienza e tecnica con il Gabinetto di Fisica e il Planetario sono in via Giusti 29 tel. 055-2343723. Prenotazione telefonica; il sito è www.fst.it

Per visitare l’Osservatorio di Arcetri, in Largo E. Fermi 5 come singoli o piccoli gruppi è necessario telefonare 055-2752270. Il sito è www.arcetri.astro.it

OpenLab è in viale delle Idee 26 a Sesto tel. 055-5253929/055-5253930 sito www.openlab.unifi.it

Per saperne di piùIl tema del rapporto fra i membri della famiglia Medici e il mecenatismo scientifico saranno l’argomento di un’attesa mostra al Museo degli Argenti dal titolo I Medici e le Scienze, che aprirà il 15 maggio fino all’11 gennaio 2009. La mostra è ideata e curata dall’Istituto e museo di storia della scienza.

L’Agenzia per il Turismo di Firenze ha realizzato nel 2007 una guida dal titolo Musei scientifici a Firenze, un supporto per scoprire da turisti gli aspetti della ricerca scientifica nel corso dei secoli e i rapporti con la storia della città. La guida è reperibile presso l’ufficio informazioni turistiche di via Cavour 1R o può essere chiesta per e-mail all’indirizzo info@firenzeturismo.it