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BIOETICA: ASSEMBLEA DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA SU PROCREAZIONE E NUOVE TECNOLOGIE

“Parlare molto di ciò di cui i giornali parlano poco”, per arrivare ad una “riflessione di tipo antropologico ed etico” sulla fecondazione artificiale, mettendosi “dalla parte del nascituro” e non della pura “rivendicazione dei diritti soggettivi”. Mons. Elio Sgreccia, vice-presidente della Pontificia Accademia per la vita, presenta così al Sir la X Assemblea generale della Pontificia Accademia perla vita, in programma in Vaticano dal 20 al 22 febbraio sul tema: “La dignità della procreazione umana e le tecnologie riproduttive: aspetti antropologici ed etici”.

L’iniziativa sarà preceduta, domani, da una speciale “giornata commemorativa” dei dieci anni di attività del dicastero pontificio. “Come cambiano la paternità e la maternità” attraverso le tecniche di procreazione assistita, ma anche “quali responsabilità debbano assumersi i legislatori cristiani” di fronte alla legge: queste, informa Sgreccia, altre questioni al centro dell’assemblea annuale della Pontificia Accademia per la Vita, i cui lavori inizieranno venerdì prossimo, 20 febbraio, propri, con due relazioni su “La paternità e la maternità di fronte alle tecnologie di procreazione artificiale” (Helen Watt) e su “lo sviluppo storico delle tecnologie e il loro impatto nei processi di procreazione umana” (Adriano Bompiani). L’argomento, invece, della sessione pomeridiana, sarà la procreazione artificiale esaminata da un punto di vista teologico (da mons. Livio Melina) e da quello genetico, grazie all’intervento di Angelo Serra. Altro momento culminante dell’assemblea è la tavola rotonda del 21 febbraio, su “le prospettive e le alternative alla procreazione artificiale”. Sir