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GUERRA E DEMOCRAZIA IN MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA, DUE INCONTRI  A FIRENZE

Guerra e potere, ma anche democrazia e diritti umani: vecchie e nuove questioni si intrecciano in Medio Oriente e Nord Africa, teatri delle più grandi rivoluzioni popolari degli ultimi decenni. Mentre in Libia la capitolazione di Gheddafi si fa sempre più probabile e l’Egitto post-Mubarak affronta un percorso in salita verso la democratizzazione, quale ruolo rivestirà l’Europa? E quale l’Italia, uno dei Paesi più esposti ai cambiamenti politici e geo-strategici che si verificheranno nel Mediterraneo? Per fare il punto della questione il Forum per i Problemi della Pace e della Guerra, in collaborazione con EU-GRASP e con la Ben Gurion University, organizza due incontri con esperti del settore. Venerdì 23 settembre 2011, alle 15, presso il Polo delle Scienze Sociali di Novoli (aula D6/106), via delle Pandette, Firenze, tavola rotonda su «Venti di pace e guerra in Medio Oriente e Nord Africa», presieduta da Sonia Lucarelli (Forum per i Problemi della Pace e della Guerra e Università di Bologna). Interverranno Joel Peters (Ben Gurion University of the Negev and Virginia Tech, USA), Olivier Roy (European University Institute, Firenze), Carin Berg (Gothenburg University, Svezia), Rodolfo Ragionieri (Forum per i Problemi della Pace e della Guerra e Università di Sassari). Interverranno anche gli studenti di Scienze Politiche che hanno partecipato alla Summer School dell’Université Libre de la Méditerranée di Beirut.Sabato 24 settembre 2011, a partire dalle 9 e per tutto il giorno, presso la Facoltà di Scienze della Formazione (Sala Altana), via Laura 48, Firenze, «Democracy and Human Rights in the Middle East and North Africa: The Role of the European Union», con interventi (in lingua inglese) di Lorenzo Fioramonti (Hertie School of Governance), Sonia Lucarelli (Università di Bologna) Oz Hassan, Stuart Croft e George Christou (Università di Warwick), Michael Schultz e Carin Berg (Università di Goteborg), Marco Pinfari (London School of Economics), Michelle Pace (Università di Birmingham) e Valeria Talbot (ISPI).