Italia

Governo Draghi, fiducia con ampia maggioranza al Senato. Adesso dibattito alla Camera

Il Senato ha approvato la prima fiducia al governo Draghi con 262 voti a favore e 40 contrari. Una maggioranza molto ampia, che però non scalfisce il record dell’esecutivo Monti nel 2011 (281 furono i voti a favore). E soprattutto già con una prima ferita: sono stati 15 i voti contrari del Movimento 5 stelle e otto senatori M5s non hanno partecipato al voto (solo 2 gli assenti giustificati). Uno strappo che peserà soprattutto nei prossimi giorni, quando si capirà se le perdite in casa grillina sono destinata ad aumentare o meno.

A spiccare sono proprio i cosiddetti “dissidenti” pentastellati, più della decina prevista nei giorni scorsi. Si tratta di Laura Granato, Virginia La Mura, Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Vilma Moronese, Nicola Morra, Fabrizio Ortis, Rosa Abate, Luisa Angrisani, Mattia Crucioli, Silvana Giannuzzi, Fabio Di Micco, Margherita Corrado.

Confermato anche il No di Fratelli d’Italia. 

E se l’esecutivo fresco di nomina non ha problemi di numeri, chi potrebbe uscire più acciaccato del previsto è l’intergruppo Pd-M5s-Leu: se le defezioni fossero definitive infatti, la coalizione uscente del governo Conte 2 avrebbe meno voti del centrodestra a Palazzo Madama (116 contro 134).