Italia

MISERICORDIE, VOLONTARI NEGLI OSPEDALI PER LA GIORNATA DEL MALATO

Dal 9 all’11 febbraio prossimi, in occasione della XVI Giornata mondiale del malato, le Misericordie d’Italia saranno presenti in ospedali, case di cura, residenze per anziani delle aree in cui hanno sede per stare vicino a chi soffre e dare un segno forte di presenza nel proprio territorio. E’ l’indicazione lanciata stamani in una conferenza stampa a Firenze dal Presidente della Confederazione nazionale della Misericordie d’Italia, Gabriele Brunini alle oltre 700 Confraternite di Misericordia d’Italia. Nel corso della conferenza stampa il presidente delle Misericordie ha anche espresso la solidarietà sua e di tutto il movimento a Papa Benedetto XVI° “per l’inaudito episodio romano che credo sia di evidente gravità.” “La Confederazione -ha detto Brunini- ha fatto suo l’invito dei vescovi italiani a valorizzare il senso cristiano della Giornata del Malato e ha deciso di rilanciarlo tra tutte le proprie confraternite, in Toscana e in Italia, perché diano un segno forte. Dobbiamo essere presenti nei luoghi dove maggiore è la sofferenza, a cominciare dai reparti che ospitano malati terminali, per portare solidarietà e conforto. L’auspicio è che, a partire da questa iniziativa, le Misericordie ritrovino quella motivazione di carità ‘diretta’, di farsi prossimo di chi soffre nelle nostre comunità, che le ha originate ma che oggi, in un sistema di bisogni più complesso e articolato, si rischia di tralasciare.”Brunini ha preannunciato una serie di iniziative che la Confederazione attuerà nell’arco del 2008, tra le quali, il 30 marzo prossimo, insieme all’Ufficio per la Pastorale della Sanità della CEI, una giornata toscana per festeggiare la Domenica della Divina Misericordia, festa voluta da Papa Giovanni Paolo II la prima domenica dopo Pasqua. Il presidente ha anche annunciato che nella riunione del Consiglio Nazionale di sabato prossimo, proporrà il nome del confratello Paolo Diani, della Misericordia di Prato, quale nuovo Direttore nazionale dell’Ugem (Ufficio gestione emergenze di massa) che coordina i gruppi di protezione civile delle Misericordie.Sollecitato dai giornalisti sull’annuncio da parte della Misericordia di Firenze dell’intenzione di uscire dalla Confederazione Nazionale, Brunini ha ribadito l’intenzione di “leggere il malessere espresso dalle Misericordie fiorentine come un’opportunità per accelerare il processo di cambiamento che mi sono proposto. Il disagio, come ha ammesso anche il Provveditore di Firenze, viene da lontano e dunque non lo sento tutto sulla mia testa; certo io ho sulla testa l’obbligo di rimuovere quanto prima le cause che l’hanno generato. Sono in carica dal 10 novembre scorso, non mi aspettavo che questo disagio covato per anni venisse fuori da subito, pensavo mi fosse accordato il tempo per rimuoverne le cause. Non si tratta però di una frattura insanabile. L’incontro che ho avuto con Ceccherini è stato cordiale e sereno e si è concluso con l’impegno da parte di Firenze di segnalarci i punti da cambiare, e l’impegno da parte mia di avviare a soluzione problemi da molti anni in sospeso.” Tra questi Brunini ha ricordato il tema della rappresentanza e rappresentatività delle Misericordie storiche e/o più grandi e quello della ripartizione tra le varie Confraternite degli oneri per il sostegno della struttura Confederale. A proposito della mancanza di un rappresentante della Misericordia di Firenze nel Consiglio di Presidenza nazionale, Brunini ha assicurato che “ove la Misericordia di Firenze lo ritenesse opportuno esiste fin da subito la disponibilità a inserire un suo rappresentante. Ma non credo sia questo il problema reale. Le motivazioni del disagio sono più ampie e siamo impegnati, con loro, a risolverle.” (cs)