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NATALE: PRANZO COMUNITA’ S. EGIDIO, UNA FESTA IN 13 CITTA’

Pranzo di Natale nelle chiese, nelle case, nei centri per anziani, per handicappati, nelle carceri, in alcuni casi per le strade: anche quest’anno la Comunità di S. Egidio ripropone il tradizionale pranzo del 25 dicembre in luoghi e ambienti aperti a chi vive in solitudine e in difficoltà. Tredici città italiane (Genova, Messina, Bari, Milano, Firenze, Torino, Novara, Padova, Napoli, Catania, Cosenza, Palermo, Trieste) hanno in programma l’iniziativa natalizia che coinvolgerà decine di migliaia di persone.

Il pranzo di Natale con i poveri è una tradizione della Comunità di Sant’Egidio da quando, nel 1982, un piccolo gruppo di persone povere fu accolto attorno alla tavola della festa nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma. Erano circa 20 invitati: c’erano alcuni anziani del quartiere, che in quel giorno sarebbero rimasti soli, e alcune persone senza fissa dimora conosciute nelle strade romane. Da allora – ricorda l’organizzazione di volontariato – sono passati più di 20 anni: da allora la tavola si è allargata di anno in anno e da Trastevere ha raggiunto tante parti del mondo, dovunque la Comunità è presente. Un Natale straordinario che lo scorso anno ha coinvolto decine di migliaia di persone in oltre 50 paesi diversi: gente che vive nella strada, negli istituti, nelle carceri: tutti quei poveri che la Comunità aiuta durante l’anno e molti altri che si sono aggiunti per la festa. La festa arriva dappertutto: si può, anzi si vuole – sottolinea ancora la Comunità di S. Egidio – fare festa nei tanti luoghi tristi, di dolore del mondo.

E’ per questo che la Comunità vuole festeggiare il Natale anche in strada, in carcere, negli istituti, dove vivono tante persone sole: bambini, anziani, malati, negli ospedali o nei lebbrosari, dove almeno per un giorno si può dimenticare il peso della malattia e della solitudine. Anche in tanti luoghi dell’Africa arriverà la gioia della festa: nel solo Mozambico il Natale sarà festeggiato in oltre 20 città, coinvolgendo bambini di strada, mendicanti, lebbrosi, ciechi, famiglie povere e tanti carcerati. In Costa d’Avorio, in Camerun, in Madagascar, in Tanzania, in Uganda si farà festa con i mendicanti ciechi e i bambini di strada.(ANSA).