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PEDO-PORNOGRAFIA: ISTITUTO DEGLI INNOCENTI, «SI ABBASSA ETÀ DI BAMBINI SFRUTTATI E DI CLIENTI»

Si abbassa l’età delle vittime dei bambini sfruttati sessualmente ma anche quella degli abusanti-clienti: è la sconcertante denuncia che viene dall’Istituto degli innocenti di Firenze, alla vigilia di un seminario nazionale che si svolgerà il 10 giugno a Firenze su come prevenire il fenomeno e programmare possibilità di intervento. Il convegno è organizzato insieme al consorzio di ong Mais, Gvc e Terra nuova, che da anni operano in Nicaragua per fare opera di prevenzione. Nel 2003 le Nazioni Unite hanno stimato un numero di bambini trafficati nel mondo pari a 1,2 milioni. In Italia sono a rischio soprattutto “i minori immigrati non accompagnati e i richiedenti asilo. Molte sono bambine e ragazze di nazionalità albanese, moldava, rumena e nigeriana”.

“Gli abusanti-clienti dei bambini – denunciano gli organizzatori – sono sempre di più persone apparentemente ‘normali’, uomini di ceto sociale medio alto, padri di famiglia, impiegati e studenti. Il fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori è in crescita in tutto il mondo, alimentato sì dalla miseria nei Paesi poveri ma anche dalla crescente domanda dei danarosi ‘clienti’ dei Paesi occidentali”. Preoccupante è, in particolare, l’abbassamento dell’età sia delle vittime sia dei ‘clienti”: “Sono sempre di più gli adolescenti coinvolti nell’uso di immagini pedo-pornografiche tramite internet”. Per quanto riguarda internet si stima, nel mondo, una cifra di 2,5 milioni di minori dai 2 ai 13 giorni connessi alla rete, dove “sono vittime due volte – precisano gli organizzatori del convegno di Firenze -: in quanto soggetti ritratti dalla pornografia che circola in rete e in qualità di fruitori inconsapevoli di immagini violente e inadeguate alla loro età”. L’Istituto degli innocenti ricorda che l’Interpol, dal 2001 ad oggi, ha raccolto circa 250.000 immagini pedo-pornografiche, identificando 300 minori in 19 Paesi. Anche il progetto di ricerca dell’università di Cork per combattere la pedofilia in rete ha gestito un data-base di 150.000 foto e oltre 400 video. “Oltre la metà di questo materiale – informano – rappresenta bambine vittime di atti e violenze sessuali; circa il 40% delle bambine e oltre il 50% dei bambini ha un’età compresa tra i 9 e i 12 anni e il 10% un’età ancora inferiore”. Da una recente indagine dell’Istituto degli innocenti emerge anche che “lo sfruttamento sessuale commerciale è la manifestazione esterna di abusi che hanno origine all’interno della famiglia”, quindi la prostituzione “può diventare un modo per allontanarsi da un contesto familiare violento o per ricavare mezzi di sussistenza”. Sir