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POVERTÀ: ISTAT, PIÙ COLPITE LE FAMIGLIE CON ANZIANI O FIGLI MINORENNI

Sono 2 milioni e 737 mila le famiglie in condizioni di povertà relativa in Italia nel 2008, l’11,3% delle famiglie residenti. Lo rende noto l’Istat (Istituto nazionale di statistica), che ha diffuso oggi i dati relativi alla povertà in Italia nel 2008. Circa 8 milioni e 78 mila gli individui poveri, il 13,6% dell’intera popolazione: “Negli ultimi anni – si legge nel rapporto – la percentuale di famiglie relativamente povere è rimasta sostanzialmente stabile e immutati sono i profili delle famiglie povere”. Un fenomeno che “continua ad essere maggiormente diffuso nel Mezzogiorno (23,8%), dove l’incidenza di povertà relativa è quasi cinque volte superiore a quella osservata nel resto del Paese (4,9% nel Nord e 6,7% nel Centro), e tra le famiglie più ampie”. Si tratta soprattutto di coppie con tre o più figli e di famiglie con membri aggregati (l’incidenza è rispettivamente del 25,2% e del 19,6% ). La situazione, poi, è più grave se i figli hanno meno di diciotto anni – l’incidenza di povertà tra le famiglie con tre o più figli minori sale, infatti, in media, al 27,2% e, nel Mezzogiorno, addirittura al 38,8% – ed è maggiormente diffusa tra le famiglie con anziani, nonostante il miglioramento osservato negli ultimi anni. Il fenomeno, inoltre, è associato a bassi livelli di istruzione della persona di riferimento (l’incidenza è del 17,9% quando è a capo della famiglia una persona con al più la licenza elementare), a bassi profili professionali (tra le famiglie con componenti occupati è povero il 14,5% delle famiglie con a capo un operaio o assimilato) e, soprattutto, all’esclusione dal mercato del lavoro: “L’incidenza di povertà tra le famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione è pari al 33,9% e sale al 44,3% se in questa stessa situazione si trovano almeno due componenti (contro il 9,6% delle famiglie in cui nessun componente è alla ricerca di lavoro)”. L’intensità della povertà, che indica in termini percentuali di quanto la spesa media mensile equivalente delle famiglie povere si colloca al di sotto della linea di povertà, nel 2008 è risultata pari al 21,5% (era il 20,5% nel 2007): le famiglie povere hanno una spesa media equivalente sostanzialmente invariata rispetto al 2007 e pari a circa 784 euro al mese. Nel Mezzogiorno le famiglie povere presentano una spesa media mensile equivalente di circa 770 euro (l’intensità è del 23%), rispetto agli 820 e 804 euro osservati per il Nord e per il Centro (18% e 19,6% rispettivamente).Sir