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SAN MINIATO, SHALOM: A CAPODANNO IN 100 A CENA PANE E VINO PER BAMBINI ETIOPI

L’unico strappo lo faranno allo scoccare della mezzanotte. Solo al termine del tradizionale conto alla rovescia si concederanno un sorso di spumante. Per il resto, il cenone di Capodanno di un centinaio di iscritti al Movimento Shalom di San Miniato (Pisa), da anni impegnato in progetti umanitari nel mondo, sarà a base di soli pane e vino del contadino. A fine serata, poi, i commensali contribuiranno con una cifra “a piacere”. Il ricavato servirà a finanziare la costruzione di un Centro di accoglienza e di educazione per 60 bambini di strada di Addis Abeba, in Etiopia.

E’ il terzo anno consecutivo che il Movimento Shalom festeggia l’ arrivo del nuovo anno con una cena più che sobria. “La nostra vuole essere anche una provocazione – spiega il fondatore del Movimento, don Andrea Cristiani – un modo per dire no al consumismo e alla superficialità. E’ sconvolgente pensare che, in una notte, si possano sprecare centinaia di euro, mentre nel mondo molte persone soffrono la fame. Non pensiamo, poi, alle feste di gala, magari con pretesti di solidarietà. Certe iniziative possono solo far sorridere”.

Nel 2004, a tavola con gli Shalom si sedettero ottanta persone, che misero insieme circa cinquemila euro destinati a progetti umanitari. Quest’ anno, la sede della festa sarà una sala della parrocchia di Fucecchio (Firenze). “Ormai – dice don Cristiani – siamo al tutto esaurito. Le richieste continuano ad arrivare, ma la sala più di cento persone non le contiene”.

Il 31 dicembre, a condividere pane e vino, ci saranno anche Malaika e Filippo, una giovane coppia del pisano, che a gennaio si sposerà. Sono loro ad aver avuto l’ idea del Centro per bambini in Etiopia. Per dare il loro contributo, hanno deciso di devolvere al progetto i soldi che sarebbero serviti per partecipazioni e bomboniere e quelli che amici e parenti avrebbero speso per i regali di nozze.

Il menù del Capodanno Shalom sarà semplice ma, assicura don Andrea Cristiani, “questo non vuol dire che si tratterà di una serata spenta. Anzi. L’ esperienza degli anni passati ci insegna che il divertimento non mancherà”. Niente coriandoli e cappellini, è vero. Niente comici o veline. A divertirsi, gli Shalom ci penseranno da soli. “Per esempio, faremo il nostro tradizionale concorso di barzellette – spiega don Cristiani – le stiamo già preparando. Di solito, ce ne sono anche di piccanti. Un passatempo semplice e casereccio, in linea con la filosofia della serata”.

Non mancheranno gli ospiti vip. O almeno, vip nell’ interpretazione Shalom. “Arriveranno i nostri referenti all’ estero – spiega don Cristiani – come le suore che curano le adozioni a distanza promosse dal Movimento in Burkina Faso, e, ovviamente, il nostro rappresentante in Etiopia. Là, i bambini adottati sono circa 600. In tutto il mondo, ne contiamo quasi 8 mila”. E la musica? Che Capodanno sarebbe senza musica? “Ci sarà anche quella – assicura don Cristiani – ce la faremo da soli, con un karaoke. Tutti saranno chiamati ad esibirsi. E il più bravo riceverà un premio”. Cosa? “Un bicchiere di spumante in più a mezzanotte”. (ANSA).