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Shoah: mons. Spreafico su furto pietre di inciampo, «un segno tragicamente antisemita e razzista»

«Le ho espresso il nostro dispiacere, la nostra condanna e la nostra vergogna per un gesto che vuole cancellare la memoria di un tempo tragico che non si deve ripetere. Non solo un messaggio di solidarietà e vicinanza ma anche di impegno comune a fare in modo che la memoria diventi un monito per oggi e un invito a costruire un Paese in cui si possa vivere gli uni accanto agli altri nelle nostre differenze».

Il vescovo parla di «un segno tragicamente antisemita e razzista in un mondo che ci abitua a tornare a questa idea dell’altro non solo come ad un nemico ma come una persona da eliminare, in una mancanza assoluta di memoria della storia tragica che abbiamo vissuto». «Oggi purtroppo anche i social non fanno che aumentare questo clima di rabbia con l’insulto e nell’abitudine a mettere ‘mi piace’ quando uno insulta», osserva Spreafico che aggiunge: «Nelle mie omelie dico che c’è un peccato del ‘mi piace’: quando tu metti ‘mi piace’ a qualcuno che insulta un altro, devi confessarti, perché non si può condividere la violenza». Come combattere questa deriva? «Questo tempo di Avvento che è per noi cristiani un tempo di attesa, ci lancia un messaggio di pace e di condivisione», risponde il vescovo. «Il mio augurio è che davanti al Signore che viene piccolo e debole in mezzo a noi e che non trova posto, siamo pronti ad allargare il cuore. I problemi ci sono ma vanno affrontati con il dialogo e l’ascolto, in maniera pacifica. Non serve assolutamente a nulla urlare e insultare né tantomeno si risolvono così i problemi».