Italia

Volontariato: Cnv, i dati sul fenomeno. In aumento i giovani

La stima complessiva dei giovani di età compresa fra i 14 e i 29 anni che fanno volontariato è di 1.050.000 persone. La curva della partecipazione raggiunge il proprio massimo fra i 40 ed i 64 anni, attestandosi su valori attorno al 15%. «Il volontariato italiano – afferma il presidente del Centro nazionale per il volontariato, Edoardo Patriarca – svolge anche un ruolo educativo fondamentale nei confronti delle giovani generazioni. I dati che presentiamo oggi dimostrano che i giovani sono ancora attratti dalle associazioni e queste devono essere capaci di aprire le porte, essere inclusive e accoglienti. In una società che perde progressivamente i punti di riferimento civili, il volontariato è una speranza per la tenuta e la coesione sociale del Paese».

La Fondazione Volontariato e Partecipazione del Centro nazionale del volontariato ha risposto anche alla domanda sul tipo di attività prediletta dai giovani, smentendo la tendenza presente nel dibattito italiano secondo cui i giovani si impegnerebbero di più in attività informali. La quota di attività svolta al di fuori delle forme organizzate è inferiore al 30% per le classi di età al di sotto dei 30 anni e aumenta al 40 per cento fra gli adulti e gli anziani. «I giovani di oggi – spiega il presidente della Fondazione Volontariato, Alessandro Bianchini– non sono ostili all’impegno volontario. I dati che abbiamo rielaborato dimostrano un lieve aumento dell’impegno giovanile negli ultimi anni. E dimostrano anche il forte ruolo esercitato dalle organizzazioni di volontariato nel reclutarli e accoglierli». La tenuta dell’impegno dei giovani (14-29 anni) presente comunque luci e ombre: la loro partecipazione varia infatti nelle diverse aree del nostro Paese. Il livello di partecipazione è più alto al Nord (13-14 per cento) rispetto al Centro e, soprattutto, al Sud. Il Nord Ovest è la ripartizione con il tasso più elevato di volontariato dei giovani in forma organizzata (10,5 per cento), mentre il Nord Est e le Isole sono le zone in cui il volontariato individuale raggiunge la quota più significativa (5-6 per cento).

Stando al report, i giovani italiani non fanno eccezione a quell’evidenza che mostra una forte correlazione fra livello di istruzione e tasso di partecipazione al volontariato: fra coloro che hanno un’età compresa fra 20 e 34 anni il tasso di partecipazione dei laureati (16,3 per cento) è quasi il triplo di quello di coloro che sono in possesso della sola licenza media o di un titolo inferiore (6 per cento). Per quanto riguarda il settore di impegno, le preferenze dei giovani non si discostano in misura significativa da quelle degli adulti e degli anziani. Si può notare solo un maggiore interesse per le associazioni attive nel settore dell’istruzione (5,3 per cento contro una media del 3,1 per cento) e un minore attenzione per quelle che si occupano del sociale (11,7 per cento contro una media del 14,2 per cento). I giovani che fanno volontariato, organizzato o individuale, si distribuiscono abbastanza equamente fra maschi e femmine. Le seconde evidenziano una leggera prevalenza fra coloro che svolgono tale attività in forma esclusivamente individuale.

I dati della Fondazione Volontariato e Partecipazione del Centro nazionale del volontariato saranno presentati in occasione della Giornata internazionale del volontariato, che verrà celebrata domani al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.