Lettere in redazione

Medjugorje, il negativo della Madonna

Ho letto quanto avete pubblicato, tra le lettere, sull’ultimo numero del settimanale. Sarebbe bene che leggeste e possibilmente pubblicaste anche quanto Stefano Lorenzetto scrive oggi su «il Giornale»: Gianni Romoletti, a voi certo ben noto, afferma di essere stato guarito da un melanoma e il giornalista da parte sua fa sapere di avere in cassaforte il negativo di una apparizione della silhouette della Madonna.

Oltre che le opinioni degli scettici, fate conoscere anche quelle di chi fa certe esperienze.

P. Raffaele RipaccioliFiesole (Fi)

Dovrebbe essere ovvio, ma a quanto sembra è necessario ripeterlo. In questa pagina rispondiamo ai lettori e non facciamo una «rassegna stampa» di quello che altri pubblicano. Sul numero scorso, ad un sacerdote che ci esponeva in una lunga lettera alcune delle tante obiezioni che circolano tra gli «scettici» su Medjugorje, abbiamo risposto basandoci solo su fatti «certi», senza concedere alcunché a supposizioni «pro o contro» (Medjugorje e la condanna del francescano Vlasic). La posizione ufficiale della Chiesa è quella citata nella nostra risposta e che possiamo desumere dal libro dell’attuale Segretario di Stato Vaticano, card. Tarcisio Bertone («L’ultima veggente di Fatima», ed. Rai – Rizzoli, pag. 103-107). La ricordiamo ancora. Nel libro il card. Bertone ricorda come faccia ancora fede la cosiddetta «Dichiarazione di Zara», redatta dai vescovi della ex Jugoslavia, il 10 aprile 1991: «sulla base delle indagini finora condotte, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali». Adesso – prosegue Bertone – toccherebbe ai vescovi della Bosnia «riprendere eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede, nuove dichiarazioni», cosa però che per ora non è avvenuta. Quanto poi ai pareri negativi espressi da ben due vescovi di Mostar (diocesi dove si trova Medjugorje), il card. Bertone aggiunge: quando il vescovo di Mostar, Ratko Peric, afferma la «non soprannaturalità» delle apparizioni di Medjugorje è la «convinzione personale del vescovo di Mostar il quale, in quanto ordinario del luogo, ha tutti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere personale». Per quanto riguarda, infine, i pellegrinaggi alla località bosniaca, quelli «privati» ricorda il card. Bertone, «sono permessi a condizione che non siano considerati come un’autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa».

Fuori da questo «seminato», al quale ci siamo sempre attenuti come Toscana Oggi, si va nelle opinioni personali, o nelle testimonianze tutte da verificare, come quelle di Gianni Romoletti, un personaggio «conosciuto come grafomane nei vescovadi e nelle redazioni di mezza Italia, che tempesta di lettere dai toni apologetici quando non millenaristici inviate in copia anche al Papa» (la citazione è presa pari pari dall’articolo di Lorenzetto al quale lei fa riferimento). Se il signor Romoletti ha in cassaforte una foto con la Madonna che appare a Medjugorje ed è stato guarito da un melanoma, consegni queste «prove» all’autorità ecclesiastica che con la sua prudenza ed esperienza saprà vagliarle.

Claudio Turrini