Mondo

Colombia: Governo, Forze armate, Farc e paramilitari consegneranno tutti i documenti sul conflitto alla Comisión de Verdad presieduta dal gesuita De Roux

La Comisión de Verdad, l'organo previsto dagli accordi di pace tra Governo e Farc, presieduto dallo scorso autunno dal gesuita padre Francisco De Roux, riceverà tutti i documenti e informazioni utili sul conflitto colombiano, a partire dal 1953, da Governo, Forze armate, Farc, paramilitari e organizzazioni di imprenditori, agricoltori, indigeni.

Tutte queste realtà hanno infatti risposto in modo positivo alla richiesta effettuata della Commissione. Lo afferma in un’intervista pubblicata ieri sul quotidiano «El Tiempo» lo stesso padre De Roux, specificando che per tutti i documenti si intende anche quelli riservati. Il religioso racconta che il recente incontro con i vertici del Ministero della difesa e dell’Esercito si è svolto «in un clima di fiducia, serietà, sincerità e chiarezza». Ha aggiunto padre De Roux: «Voglio dirlo con grande forza: non siamo una Ong per i diritti umani, non siamo un’opposizione politica. Non stiamo, per esempio, contro l’Esercito e neppure contro le Farc. Siamo un’entità autonoma e indipendente».

La richiesta della Commissione, si legge nell’intervista, è del tutto coerente con il mandato ricevuto. «Abbiamo bisogno delle informazioni che ci permettano di incontrarci nelle nostre differenze, compresa l’esigenza di una reciproca compassione rispetto alla dura realtà di 8 milioni di vittime, più di 80mila desaparecidos, più di 30mila persone sequestrate, forse 3 o 4mila ‘falsi positivi’, le mine antiuomo, gli indigeni e gli afro-colombiani assassinati, i soldati desaparecidos e i politici uccisi».

Conclude padre De Roux: «Cerchiamo di arrivare alla verità», ma non «per segnalare responsabilità individuali o per mettere sotto processo qualcuno. Vogliamo contribuire al fatto che la Colombia non abbia paura della verità e che il Paese trovi una spiegazione di sé stesso per potersi comprendere». Il materiale resterà perciò nell’assoluta riservatezza e non sarà in alcun modo usato dal potere giudiziario, dato che l’obiettivo non è stabilire la verità giudiziaria «ma la verità storica e umana».