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ABU MAZEN ALLA CASA BIANCA: BUSH PROMETTE AIUTI IN ATTESA DI SHARON

Clima positivo, fiducia reciproca e aiuti finanziari promessi dagli americani all’Autorità nazionale palestinese (Anp): sono questi i risultati del primo incontro tra il premier palestinese Mohamud Abbas (Abu Mazen) e il presidente statunitense George W. Bush, che lo ha ricevuto per la prima volta a Washington. Tra pochi giorni nel giardino delle Rose della Casa Bianca ci sarà il primo ministro israeliano Ariel Sharon: per questo Abu Mazen non ha esitato a presentare al presidente Usa una serie di richieste. Prima tra tutte lo stop alla costruzione del muro di sicurezza che Israele che sta costruendo lungo i confini con i Territori occupati. “E’ difficile creare un clima di fiducia con un muro che attraversa Cisgiordania” ha ammesso Bush. Il premier palestinese ha avanzato al suo interlocutore statunitense alcune richieste indispensabili per proseguire lungo il cammino di pace tracciato dalla ‘road map’ – promossa da Usa, Unione Europea, Russia e Onu – : liberare un numero maggiore di prigionieri palestinesi rispetto a quello promesso da Sharon; porre fine all’assedio al presidente dell’Anp Yasser Arafat a Ramallah, smantellare i check-point e garantire maggiore libertà di movimento ai palestinesi e accelerare il ritiro delle truppe israeliane dalla Cisgiordania. Abu Mazen ha ottenuto dal numero uno della Casa Bianca l’impegno a risollevare il problema del muro nell’incontro con Sharon, ma ha ricordato al premier palestinese che il suo primo impegno deve essere la sconfitta del terrorismo. Al di là delle promesse, Abu Mazen torna a Ramallah con due risultati concreti: aiuti diretti ai palestinesi per 20 milioni di dollari e la visita nei Territori – nel prossimo autunno – del segretario al Tesoro John Snow e di quello al commercio Don Evans per rilanciare le relazioni economico-commerciali tra Usa e palestinesi.Misna