Toscana

AFGHANISTAN, CENTINAIA DI TALEBANI UCCISI, VITTIME CIVILI SECONDO POPOLAZIONE

Oltre 130 guerriglieri talebani sarebbero stati uccisi in due diverse incursioni della coalizione occidentale guidata dagli Stati Uniti nella provincia occidentale di Herat, al confine con l’Iran, mentre centinaia di afgani hanno protestato sostenendo che le vittime dell’offensiva sarebbero civili. Secondo un comunicato della coalizione, 87 guerriglieri sarebbero stati uccisi ieri in una battaglia durata 14 ore, mentre altri 49 – tra cui due capi – sarebbero morti venerdì in uno scontro a fuoco tra un gruppo di talebani e una pattuglia mista di soldati afgani e della coalizioni. Entrambi gli episodi sarebbero avvenuti nella provincia di Herat, sinora relativamente sicura rispetto al sud e all’est del paese, nella valle di Zerkoh, a sud del distretto di Shindand, dove la coalizione ha una base, e si sarebbero in parte estese nella provincia di Farah più a sud. A Shindand, capoluogo del distretto omonimo teatro degli scontri, centinaia di civili hanno manifestato dinanzi a un commissariato e agli uffici del governo distrettuale contro le due offensive che secondo loro hanno provocato l’uccisione indiscriminata di civili e non di talebani. Almeno 20 sono rimasti feriti dopo che la polizia è intervenuta ponendo fine alla protesta. Ieri si era tenuta un’altra manifestazione nella provincia orientale di Nangahar contro l’uccisione di almeno sei civili – tra cui tre donne – durante un’incursione della coalizione guidata dagli statunitensi. Circa 1000 civili sono morti nei combattimenti dell’anno scorso, i peggiori da quando è stato rovesciato il regime dei talebani nel 2001. Intanto, secondo un altro comunicato della coalizione, oltre 150 guerriglieri talebani e stranieri sarebbero stati uccisi nelle ultime tre settimane nel distretto Sangin della provincia meridionale di Helmand, dove oltre 2000 soldati afgani e della Forza internazionale di assistenza alla Sicurezza (Isaf) comandata dalla Nato prima dell’alba ha avviato un’offensiva denominata ‘Operazione silicio’.

Misna