Toscana

COMUNI RICICLONI, LUCCA, POGGIBONSI E MASSA E COZZILE I PIU’ VIRTUOSI

Terza edizione di “Comuni Ricicloni” . Torna l’appuntamento con la premiazione dei comuni toscani che nell’ultimo anno si sono distinti per le buone performances registrate nel settore della raccolta differenziata destinata al riciclaggio e nelle attività destinate a contenere la produzione dei rifiuti. L’iniziativa è stata voluta ed organizzata da Legambiente Toscana insieme all’ Assessorato all’Ambiente della Regione Toscana per valorizzare i buoni risultati regionali raggiunti.

Convocati stamani presso l’Auditorium del Consiglio Regionale 107 dei 287 comuni toscani, tutti menzionati nella graduatoria dei migliori risultati regionali raggiunti in termini di raccolta differenziata nell’ultimo anno (anno ronchiano dal 1/03/2003 al 29/02/2004). 58 di questi comuni sono stati premiati, suddivisi in tre categorie: capoluoghi sopra il 35% rd, comuni sopra e sotto 10.000 abitanti che hanno superato il 40% rd. Sono stati distribuiti inoltre, quattro riconoscimenti speciali (miglior risultato per gli ATO, maggior numero di composter sul territorio per numero di abitanti, contenimento della produzione di rifiuti procapite, maggior quantità di rifiuti organici raccolti procapite).

La pagella dei promossi vede nella prima categoria Lucca, che si attesta primo capoluogo toscano per raccolta differenziata (40,21%). Il comune di Poggibonsi si aggiudica il primato toscano nella seconda categoria (quella dei comuni al sopra dei 10.000 abitanti) arrivando al 44,45% di rd. Nella terza categoria (comuni sotto i 10.000 abitanti) primo premio per Massa e Cozzile (Pt) che col 49,19% di rd si aggiudica anche il primato toscano assoluto per raccolta differenziata. Tra i capoluoghi il secondo posto va a Pisa (38,26%), terzo posto per Prato (37,70%)ed a seguire Grosseto (36,41%), Livorno (35,96%), Siena (35,21) e Pistoia (35,11%) tutti sopra il limite fissato dal decreto Ronchi (35%rd)

Più che buone le performances dei piccoli comuni (al di sotto dei 10.000 abitanti): 10 sono i premiati con oltre il 40%, 29 si attestano tra il 36 e il 39% con Barberino al limite del premio (39,92%). Ben 13 hanno superato il 35%. Tra i comuni non capolugo, 7 i premiati con Poggibonsi in testa al 44,45% di rd e sono ben 25 tra il 36 e il 39% con Pontassieve che sfiora il premio con il 39,92% e 7 oltre il 35%.

Tra i premi speciali, riconoscimento per l’Ato 10 della Provincia di Prato e l’Ato 8 della Provincia di Siena per aver superato la quota del 35% di raccolta differenziata. Casale Marittimo (Pi) è il comune che vanta il maggior numero di composter sul proprio territorio rispetto al numero degli abitanti. Caprese Michelangelo (Ar) è il comune che ha mantenuto la più bassa produzione di rifiuti procapite e Montaione (Fi) quello che ha raccolto la maggior quantità di frazione organica con quasi 103 kg/ab.

Lucca fa il bis ricevendo un ulteriore premio, quello per la maggior quantità di frazione organica procapite raccolta e doppio premio anche per Capraia e Limite (Fi) e Santa Maria a Monte (Pi).

La situazione che emerge dal quadro toscano nel settore produzione e gestione rifiuti è complessivamente incoraggiante, specialmente se confrontata con quella di altre regioni italiane. E’ la Toscana “riciclona” che emerge dalla tabelle e dalle pagelle di questo dossier, che consente di tracciare un bilancio positivo nel settore della raccolta differenziata dei rifiuti, anche se la media regionale resta – di poco – al di sotto del 35%. Tra i comuni premiati da Legambiente ci sono sette capoluoghi di provincia che su 10 hanno raggiunto e superato la percentuale del 35% di raccolta differenziata, sette comuni con più di 10.000 abitanti che hanno superato il 40% ed 31 comuni che si sono piazzati aldilà del traguardo ronchiano del 35%. E ancora tra i premiati: 10 comuni con meno di 10.000 abitanti che hanno doppiato quota 40% e 42 comuni che hanno raggiunto il 35%. I premi distribuiti oggi da Legambiente e ARR della Regione Toscana sono un meritato riconoscimento al lavoro svolto in questo anno dai comuni ricicloni, ma al tempo stesso valgono da stimolo per altri comuni, e soprattutto per i loro abitanti, al fine di rafforzare l’impegno nel settore della raccolta differenziata dei rifiuti.

“Dobbiamo puntare all’obiettivo ambizioso del 50% di raccolta differenziata.- ha dichiarato Piero Baronti presidente di Legambiente Toscana – perché il quadro toscano, generalmente positivo, ci fa essere ambiziosi, ma esistono ancora comuni in Toscana che sono stati soggetti al pagamento del contributo per il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi del 35% del Decreto Ronchi e hanno ancora molta strada da fare per mettersi in pari. Sono ancora almeno cinque – continua Baronti – le province che non hanno raggiunto una gestione integrata autosufficiente in termini impiantistici e il peso di questa situazione ricade in particolare su tre discariche, quelle di Peccioli, Scapigliato e Terranova Bracciolini, che ad oggi garantiscono lo smaltimento dei rifiuti di almeno la metà della popolazione toscana”

“I risultati positivi premiano gli sforzi compiuti dai vari attori nel settore cruciale dei rifiuti,- ha dichiarato Tommaso Franci, Assessore all’Ambiente della Regione Toscana – ma molta strada resta da percorrere, a partire dalla necessità di invertire la tendenza rispetto alla produzione pro capite. Tra le varie iniziative, la Regione Toscana – ha continuato Franci – ha promosso degli accordi volontari tesi ad incentivare la riduzione e il riutilizzo dei rifiuti da imballaggio cellulosici, in plastica, vetro e legno. Segnali incoraggianti arrivano dalle province di Pistoia, Arezzo, Prato e dal circondario Empolese-Valdelsa che già nel 2003 hanno fatto registrare un tasso di crescita negativo nella produzione rifiuti.” (cs)