Toscana

Consiglio regionale: Pronto soccorso, accessi prioritari per i disabili

E’ quanto prevede una mozione sottoscritta da numerosi consiglieri del gruppo Pd ed approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.

E’ stato il primo firmatario, Stefano Baccelli, ad illustrare l’atto, sottolineando la necessità di garantire “equità ed uguaglianza” nell’accesso alle strutture per l’emergenza medica. Lo studio dovrebbe essere realizzato con il supporto dell’Osservatorio permanente sul sistema di emergenza-urgenza e con il contributo delle associazioni che rappresentano il mondo dell’handicap e della disabilità. “Il riferimento di buon senso è l’esperienza positiva del ‘codice rosa’ per chi subisce violenza sessuale o domestica – ha sottolineato Baccelli – La disabilità spesso impedisce attività considerate ‘normali’, quali attendere il proprio turno all’interno di un Pronto soccorso senza disagio, in serenità ed autonomia”.

Voto favorevole alla mozione è stato annunciato da Andrea Quartini (M5S):

“Sempre dalla parte di chi è in difficoltà” ha affermato, pur rilevando una certa “pesantezza” nel dispositivo.

“E’ un po’ ridondante, ma ha il merito di aver valutato la complessità degli interventi proposti” ha replicato Paolo Sarti, annunciando il voto a favore del gruppo (Si-Toscana a sinistra).

Secondo Roberto Salvini (Lega nord) il problema dei Pronto soccorso non può essere affrontato senza inserirlo all’interno della riforma più complessiva della sanità toscana, che, per problemi di costi, viene concentrata sempre di più nelle grandi strutture.

“Con la mozione chiediamo semplicemente che il sistema sanitario organizzi, all’interno di strutture già esistenti, percorsi con triage preferenziali per persone con disabilità – ha replicato Serena Spinelli (Pd) – Spesso questo aspetto viene lasciato alla sensibilità del medico. E’ meglio se viene standardizzato. Tutto questo non ha nulla a che fare con la discussione fatta qualche mese fa”.

Il voto favorevole di Lega Nord alla mozione è stato dichiarato da Marco Casucci. “Spinelli ha ragione: è solo una misura di buon senso – ha osservato – Viene da chiedersi, perché non è stato fatto finora?”.