Toscana

Grosseto, inaugurato il parco “Giorgio La Pira”. Il vescovo Cetoloni ha ricordato il suo rapporto col “sindaco santo”

Il vescovo, che da giovane novizio ha più volte avuto occasione di incontrare e parlare con La Pira ogni volta che questi si recava al santuario francescano di La Verna, ha raccontato alcuni episodi soffermandosi sul senso della sua testimonianza.

“Grazie della scelta – ha esordito – Con commozione partecipo volentieri a questa cerimonia, per la mia conoscenza personale del professore e per consegnare un aspetto che mi ha sempre colpito di lui. Ero giovane novizio a La Verna, negli anni ’60, periodo in cui lui partiva per le sue avventure in tutto il mondo – dal Vietnam ad oltre cortina – e prima di ogni viaggio scriveva ai monasteri di claustrali oppure veniva in luoghi come La Verna, perché le sue radici erano nella realtà della fede, che lui – da vero cristiano che credeva nell’incarnazione – sapeva tradurre nella realtà politica, amministrativa, sociale. Anche la mensa di san Procolo aveva accanto la Messa dei poveri in San Procolo, dove La Pira si faceva catechista spiegando ai poveri il Vangelo. In lui, insomma, c’era una unità di vita, in cui la fede e l’agire erano espressi in maniera esemplare”.

Il Vescovo ha poi richiamato un altro episodio, accaduto a Roma negli anni di piombo. “Era nella Capitale coi giovani di Firenze e Fiesole e parlò della politica in quei difficili momenti, ma soprattutto raccontò ai giovani il valore dei luoghi – erano vicini ai Fori imperiali – dove tanti cristiani, nel passato, erano stati martirizzati. Il sangue dato nei primi secoli del cristianesimo richiamava l’esigenza per i cristiani degli anni ’70 di offrire la loro testimonianza pacifica mentre violentemente il terrorismo colpiva il nostro Paese. La sua non era retorica: La Pira era un giovane dentro. Stargli accanto ti rallegrava!”

P. Rodolfo ha poi impartito la benedizione “affinchè questo gesto gli sia gradito. La Pira teneva che i segni fossero generativi”. Tra i presenti una nutrita rappresentanza dell’Azione Cattolica diocesana, col suo presidente Marco Rossi. Peraltro la cerimonia di intitolazione avrebbe dovuto tenersi, originariamente, il 22 marzo 2020, quando Grosseto avrebbe dovuto ospitare l’assemblea regionale di Azione Cattolica. L’uno e l’altro appuntamento erano, però, saltati a causa della pandemia e del lockdown.