Toscana

IRAQ, ANCORA ATTENTATI E SABOTAGGI OLEODOTTI, NASCONO «FORZE SPECIALI»

Ennesima giornata di attacchi contro la polizia e le strutture petrolifere in Iraq, dove il primo ministro Iyad Allawi ha annunciato la creazione di un servizio di sicurezza ‘anti-terrorismo’. A poche ore dall’attentato che mercoledì ha provocato dieci morti e oltre quaranta feriti a Baghdad, ieri un commando di guerriglieri ha colpito un complesso che ospita, tra l’altro, il comando della polizia e della guardia nazionale nella città settentrionale di Haditha, un tempo roccaforte del regime di Saddam. Almeno dieci persone sono rimaste uccise (tra cui tre poliziotti e due bambini) e 37 ferite; gli attentatori hanno centrato con potenti missili la sede che ospita anche il municipio e una banca. Un secondo attacco è stato sventato vicino alla città santa di Kerbala, a sud della capitale, dove un’autobomba con tre uomini a bordo è esplosa mentre era inseguita dalla polizia, uccidendo gli occupanti.

In due località, invece, sono stati sabotati gli oleodotti che trasportano il greggio all’estero: nella zona di Kirkuk è stata interrotta la conduttura che collega l’Iraq alla Turchia, con il conseguente blocco delle esportazioni. L’altro sabotaggio è avvenuto invece a sud di Bassora, dove gli attentatori hanno manomesso l’oleodotto della penisola di Faw.

Un terzo atto di rappresaglia contro gli impianti petroliferi dell’Iraq è stato invece sventato nel tratto compreso tra Kirkuk e Beiji, nell’iraq centrale: un guardiano è riuscito a mettere in fuga gli assalitori, che però lo hanno ucciso.

A Baghdad, intanto, il primo ministro del governo di transizione ha presentato ai giornalisti il nuovo corpo di sicurezza, incaricato di “sconfiggere i terroristi”, come ha spiegato Allawi. Per marcare la differenza con il ‘Mukhabarat’, le forze speciali del regime di Saddam, il ministro dell’Interno Falha Hassan al-Nakib ha assicurato che la nuova formazione “rispetterà i diritti umani e i cittadini”. Allawi ha anche annunciato il suo primo viaggio in qualità di capo del governo, dopo aver assunto i pieni poteri lo scorso 28 giugno in sostituzione della Coalizione provvisoria americana. Il primo ministro di Baghdad si recherà in viaggio nei Paesi arabi (Giordania, Egitto, Siria, Emirati arabi, Kuwait e poi Iran e Pakistan), ai quali chiederà appoggio politico e sostegno militare incluse forze che aiutino gli iracheni a contrastare la guerriglia. Misna