Toscana

IRAQ, VIOLENTI SCONTRI A KUT, FORSE AVVIATO UN NEGOZIATO PER TREGUA

Proseguono per il terzo giorno consecutivo gli scontri tra milizie sciite e truppe dell’esercito iracheno e americano, che avrebbero provocato fino a questo momento oltre 60 morti e 200 feriti in diverse città del paese. Le violenze, cominciate dopo il lancio di un’offensiva delle truppe regolari a Bassora (sud), nel tentativo di fiaccare la resistenza delle milizie sciite di Moqtada al Sadr, si sono estese a macchia d’olio anche in altre province meridionali e nei quartieri sciiti della capitale. A Kut, 170 chilometri a sud di Baghdad, i combattimenti della notte scorsa avrebbero provocato – secondo fonti militari – almeno 44 morti, mentre un’autobomba è esplosa a Kirkuk uccidendo un iracheno e ferendone altri sei. A Bassora, epicentro dell’offensiva lanciata due giorni fa dal governo di Nouri al Maliki e bastione delle due principali formazioni sciite, l’Esercito del Mahdi di Moqtada al Sadr e la milizia Badr, braccio armato del Supremo Consiglio Islamico Iracheno, il lancio di razzi e colpi di mortaio è proseguito anche durante le ore del coprifuoco e questa mattina uomini armati hanno fatto detonare un ordigno lungo un oleodotto della regione di al-Zubeir, che collega i pozzi petroliferi della regione di Bassora con la capitale. Notizie di scontri continuano ad arrivare anche da Sadr City, immenso sobborgo sciita alla periferia di Baghdad, dove le truppe americane sono impegnate da ieri in vaste operazioni di rastrellamento. Mentre sul terreno infuria la battaglia, dalla capitale, riferiscono fonti vicine al governo, sarebbero in corso da questa mattina ‘colloqui preliminari’ telefonici tra un rappresentante di al Sadr e un parlamentare incaricati di negoziare la fine dei combattimenti.Misna