Toscana

LIBANO, UCCISO IN UN ATTENTATO EX-PRIMO MINISTRO HARIRI

L’agenzia ufficiale d’informazione libanese, ‘Ani’, ha confermato la morte dell’ex-primo ministro Rafic Hariri in un attentato dinamitardo, rivendicato da un gruppo finora sconociuto, ‘I soldati della Siria’, secondo cui un’autobomba sarebbe stata azionata da un kamikaze. La pista siriana, se confermata, riporterebbe alla grave crisi politica di circa 4 mesi fa, che costrinse Hariri alle dimissioni dalla guida dell’esecutivo.

Miliardario ed ex-primo ministro, Hariri, 60 anni, ucciso questa mattina a Beirut, è un musulmano sunnita che ha fatto fortuna in Arabia Saudita, dove giunse a 18 anni. Hariri è stato a capo di 5 governi tra il 1992 e il 2004, l’ultimo dei quali caduto il 20 ottobre dello scorso anno. Raggiunse il suo apogeo politico nel 2000, ottenendo una maggioranza di 107 seggi su 128 in Parlamento. La fine del suo ultimo governo, circa 4 mesi fa, è legata alla discussa vicenda della permanenza di un nutrito contingente di soldati siriani in Libano.

Nonostante la richiesta formale inoltrata nel settembre 2004 a Damasco dal Consiglio di sicurezza dell’Onu – con particolare pressione di Stati Uniti e Francia – di ritirare il contingente di circa 14.000 uomini di stanza nel Paese mediorientale, come risposta, dietro pressione siriana, il Parlamento libanese approvò a grande maggioranza (96 voti a favore) una mozione che prolungava di altri 3 anni la permanenza in carica del presidente della Repubblica Emile Lahoud, considerato il principale alleato siriano in Libano, mandando su tutte le furie Washington e Parigi. Alla fine di un lungo braccio di ferro, il 20 ottobre giungevano le dimissioni di Hariri, precedute di circa un mese da quelle di quattro ministri del suo governo, che avevano lasciato l’incarico all’indomani del discusso voto parlamentare. Il presidente siriano Bashar al Assad ha definito “un terribile atto criminale” l’attentato.Misna