Toscana

LIVORNO: FUSTI TOSSICI IN MARE, ISTITUIRE COMMISSIONE PERMANENTE AL PIU’ PRESTO

Serve una commissione permanente istituzionale per il monitoraggio e controllo sugli sviluppi della vicenda dei fusti tossici dispersi il 7 dicembre scorso dall’Eurocargo Venezia al largo dell’isola di Gorgona. L’assessore all’Ambiente del Comune di Livorno Mauro Grassi, in accordo con gli assessori regionali Anna Rita Bramerini (Ambiente e Energia) e Daniela Scaramuccia (Diritto alla Salute), torna a sollecitare nuovamente e con forza l’istituzione di questa commisione, come era stato stabilito nel mese di gennaio all’incontro con il Ministro Clini. L’assessoe chiede inoltre al Prefetto di Livorno di fissare in tempi brevi un incontro con la Capitaneria di Livorno, la Regione Toscana, gli Enti Locali, i Ministeri dell’Ambiente e della Salute, ISS, ISPRA, Arpat e Asl Livorno, per fare il punto sulle attività inerenti il ritrovamento dei fusti e per riconfermare e illustrare il piano per il recupero dei fusti tossici dai fondali marini. “E’ proprio a quel Tavolo istituzionale che devono far riferimento tutti i soggetti competenti sulla vicenda – dichiara l’assessore Grassi -. Riteniamo questo passaggio indispensabile – evidenzia – perché il Comune, e quindi i cittadini, devono essere informati in maniera puntuale e tempestiva su una questione che afferisce al diritto alla salute di ciascuno di noi. Vista la complessità della vicenda – ribadisce l’assessore – è fondamentale che il Comune possa ricevere in maniera ufficiale, trasparente, univoca e non parziale, informazioni sulle operazioni”.L’Arpat in una nota informa che “in questi giorni sono in corso ulteriori accertamenti a cura della nave Minerca Uno per effettuare verifiche fotografiche e video in merito a quanto rilevato attraverso il sonar. Solamente in seguito a tali verifiche si potranno avere informazioni certe sulla dispersione dei bidoni e sulla possibile fuoriuscita di materiali dagli stessi”. Lunedì 20 febbraio è stato convocato presso il Ministero dell’Ambiente il tavolo tecnico, cui partecipano anche ARPAT e ISPRA, per valutara la situazione e definire le modalità di campionamento dei materiali e i piani di recupero degli stessi.