Toscana

Nidi. Comune Firenze azzera tariffe per meno abbienti

I provvedimenti deliberati dall’amministrazione comunale prevedono al contempo di reintegrare il buono scuola cancellato dalla Regione per i bambini iscritti a una materna paritaria.

«Con questo provvedimento – spiega l’assessore – alleggeriamo il peso delle tariffe dei servizi educativi. Una componente decisiva per le famiglie è il costo. Questo è un servizio necessariamente costoso, perché è di altissima qualità e, quindi, impiega molte risorse». Firenze può contare su 1,47 milioni trasferiti direttamente dal governo centrale grazie al decreto sulla Buona scuola. Il piano infanzia che ne deriva va a coprire i servizi educativi rivolti ai bambini di età compresa fra gli 0 e i 6 anni.

«Firenze in questi anni secondo la programmazione regionale ha deciso di utilizzare le risorse arrivate grazie alla Buona scuola per ridurre i costi che gravano sulle famiglie». Il beneficio, avvisa, «sarà maggiore per le fasce di reddito più basse che potranno vedersi azzerata la retta per un minimo di tre mesi, poi la misura del beneficio definitiva dipenderà anche dalla quantità di di richiederà il buono per l’iscrizione a una paritaria». Quest’anno, in effetti, «riusciamo a far fronte anche al buono scuola che la Regione non ha previsto per i bambini della fascia di età 3-6 anni che frequentano una struttura privata. Col piano infanzia lo faremo noi». La ripercussione di questo impegno deve essere ancora ponderata appieno. Ad ogni modo, l’investimento del Comune «conferma che per noi è i servizi per l’infanzia sono una priorità».

La volontà della Giunta Nardella è di abbattere anche le liste d’attesa per i nidi, grazie a un piano per la realizzazione di nuove strutture. Tornando al bonus nido, questo agisce per scaglioni Isee e prescrive un azzeramento della tariffa per chi registra fino a 15mila euro nell’indicatore che valuta redditi e patrimoni, una riduzione dal 99 all’11% per chi vanta una condizione economica compresa fra i 15mila e i 32.499 euro. Mentre le famiglie che superano tale soglia otterranno comunque una sforbiciata del 10% del conto da pagare. Di fatto per chi arriva a 30mila euro di Isee la tariffa media per un asilo nido si aggira attorno ai 400 euro al mese. L’assegno sarà corrisposto a partire da marzo. Potenzialmente per gli asili nido sono 2.645 le famiglie beneficiarie, mentre sono 230 quelle che hanno diritto alle agevolazioni per gli altri servizi dell’infanzia. Le domande saranno raccolte a febbraio e dovranno onorare due requisiti: la regolarità dei pagamenti e la presentazione della certificazione Isee.