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PALESTINA, SEDICI MORTI A GAZA: USO FORZA SPROPORZIONATO SECONDO ANNAN

Il segretario generale dell’Onu Kofi Annan ha denunciato l’uso sproporzionato della forza da parte di Israele nella Striscia di Gaza. In un comunicato diffuso ieri, Annan si è detto allarmato per il bilancio di morti causato dall’operazione lanciata dall’esercito israeliano nel nord della striscia di Gaza, a Beit Lahiya. Un’incursione che, secondo un ultimo bilancio, ha provocato 16 morti. Annan, si legge nel documento, “si rende conto che l’incursione è stata avviata dopo il lancio di razzi e mortai contro obiettivi israeliani, tuttavia esorta Israele a rispettare gli obblighi di una potenza d’occupazione previsti dalle leggi internazionali per quanto riguarda l’uso spoporzionato della forze in zone civili”.

Il bilancio dell’operazione avviata tre giorni fa a Beit Lahiya è salito ancora nelle ultime ore, dopo che fonti palestinesi hanno diffuso la notizia della morte di due bambine palestinesi, di 4 e 9 anni, uccise ieri dai soldati israeliani nel corso degli scontri con combattenti palestinesi. Le fonti hanno precisato che la più piccola delle due bambine, Asma Abu Kleyk, è morta soffocata per aver respirato i gas lacrimogeni lanciati dai soldati, mentre l’altra, Mona Abu Tabak, è stata colpita al torace da un proiettile. A Beit Lahiya, le truppe israeliane hanno avviato perquisizioni casa per casa a caccia degli ‘ingegneri’ responsabili della produzione dei rudimentali razzi Kassam. Proprio da questa città erano partiti domenica scorsa i razzi che hanno ferito nove coloni di un insediamento che sorge a poca distanza dalla città palestinese.Misna