Ricerca: scoperto materiale «intelligente» per il rilascio di farmaci
Un gruppo di ricercatori dell'Università di Firenze e del CNR ha scoperto un nuovo materiale «intelligente», potenzialmente capace di rilasciare un farmaco in una superficie di pochi nanometri, nella misura e nella concentrazione desiderata e nei tempi prestabiliti.
Il materiale funziona come una sorta di spugna, grande pochi nanometri (nano-spugna), in grado di essere caricata di sostanze farmacologicamente attive. Al suo interno vengono disperse nano-particelle d'oro che, sollecitate da impulsi di luce ad opera di un laser, aumentano localmente la temperatura provocando il rilascio controllato della molecola farmaco.
La ricerca è stata oggetto di un articolo («Light-responsive nanocomposite sponges for on demand chemical release with high spatial and dosage control») della rivista Journal of Materials Chemistry B. L'equipe di ricerca è guidata da Luigi Dei, Direttore del Dipartimento di Chimica 'Ugo Schiff' dell'Università di Firenze, e da Paolo Matteini e Roberto Pini, dell'Istituto di Fisica Applicata «Nello Carrara» del CNR (IFAC-CNR).
«La ricerca ha richiesto un approccio multidisciplinare e un anno e mezzo di lavoro - spiegano i coordinatori - cercavamo un materiale che avesse alcune specifiche proprietà chimico fisiche e simulasse l'azione della spugna. Oggi abbiamo individuato un biopolimero poroso capace di inglobare nano-particelle d'oro in grado di catturare la luce laser. Una volta intriso del principio attivo, il biopolimero poroso riesce poi a spremerlo fuori nel punto, nei tempi e nella quantità programmati, grazie agli incrementi di temperatura originati dagli impulsi di luce. Ora che abbiamo trovato il materiale ci concentreremo sulle prove in vivo - proseguono i ricercatori - poi tutto dovrà essere miniaturizzato e ingegnerizzato fino ad arrivare al prototipo».
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