Toscana

TERRA SANTA: GIOVANI ISRAELIANI E PALESTINESI DI CORSA VERSO LA PACE

Atleti israeliani e palestinesi stretti in un simbolico abbraccio attorno alla fiaccola della pace, benedetta dal Papa il14 aprile e alla bandiera olimpica. E’ quanto è accaduto questa mattina nella maratona pellegrinaggio da Gerusalemme a Betlemme. Un gruppo di circa 20 atleti, il più giovane di 20 anni, il più anziano di 78, del Centro sportivo italiano e israeliani sono partiti, tra ingenti misure di sicurezza, alla volta di Betlemme dove, nei pressi del check point israeliano sono stati salutati da atleti palestinesi che hanno preso in consegna la fiaccola e la bandiera fino alla basilica della Natività.

“Uno scambio commovente” dice l’israeliana Ruti, 20 anni, campionessa della mezza maratona che racconta “tutta la voglia di pace che c’è nella popolazione”. Lungo la strada bagnata da un leggera pioggia volti felici, per nulla affaticati, coinvolti in una gara che di competitivo non aveva nulla. “L’unica competizione era tra chi voleva tenere la fiaccola più a lungo”, rivela Renzo Frattari, maratoneta con alle spalle oltre 30 gare.

Il passaggio degli atleti è stato salutato dai passanti e dalla gente affacciata alle finestre, mentre le autovetture suonavano i loro clacson. Al momento dello scambio della fiaccola con gli atleti palestinesi un fatto che resterà, forse l’immagine più emblematica di questa giornata: i giovani israeliani hanno continuato a correre con i loro colleghi palestinesi oltre il limite fissato dalle norme, rigide, di sicurezza, quasi a voler proseguire con loro questa gara. Non è mancata qualche lacrima. Prima del check point hanno dovuto recedere dall’impresa. Nel frattempo gli atleti palestinesi hanno proseguito la loro corsa, scortati dalla polizia di Betlemme, a sirene spiegate, fino al piazzale della Natività. Sull’ultima salita, dietro la fiaccola, anche qualche bambino mentre alcuni atleti si fermavano a scattare delle foto con la gente del posto. All’arrivo l’impegno e la promessa di tre atleti palestinesi, il cattolico Issa, 16 anni, l’ortodosso Johnny, 15, e il musulmano Ehabodeh, 15, “il prossimo anno partiremo tutti da Gerusalemme!”.Sir