Toscana

TERRA SANTA: P.IBRAHIM FALTAS, «GLI ATTENTATI DANNEGGIANO LA CAUSA PALESTINESE»

“Gli attentati suicidi danneggiano la causa palestinese mettono a rischio il processo di pace in Terra Santa. Farsi esplodere uccidendo persone inermi ed innocenti è veramente grave. L’unica via di uscita è il dialogo e non la violenza”. Condanna gli ultimi attentati terroristici compiuti a Gerusalemme ma lancia anche un appello alla Comunità internazionale perché si attivi a riportare israeliani e palestinesi intorno ad un tavolo, padre Ibrahim Faltas, il religioso francescano che nelle settimane scorse si adoperò per la conclusione dell’assedio alla basilica della Natività a Betlemme. “Non c’è bisogno tanto che Israele si ritiri dai Territori o che i kamikaze cessino le loro azioni contro civili israeliani quanto di buona volontà delle parti a sedersi e parlare – dichiara al Sir padre Faltas -. Di una cosa sono convinto: da soli palestinesi ed israeliani non possono fare niente quindi occorre la pressione della Comunità internazionale”. A riguardo, per il francescano, “la decisione del Presidente americano, Bush, di ritardare l’annuncio di iniziative per il Medio Oriente rischia di favorire coloro che osteggiano la pace” così come la costruzione del muro israeliano “che va ad aggiungersi a quel muro di odio che esiste già tra palestinesi e israeliani. Si tratta di un muro inutile che non garantirà la sicurezza di Israele. Questa la si raggiunge abbattendo tutti muri, compresi quelli di cemento”. Infine un cenno ai cristiani di Terra Santa: “soffrono come tutto il popolo palestinese. Con le incursioni militari nei Territori le condizioni si fanno sempre più difficili, specie per i cristiani. Manca il lavoro, tanta gente ha perso la casa, tutti hanno perso la speranza e la fiducia. Chiediamo a tutti i cristiani del mondo di starci vicino e di sostenere i loro fratelli di qui. Chiediamo ai pellegrini di tornare anche se le condizioni non sono ottimali. Speriamo che presto le nostre strade possano tornare ad essere affollate ancora di pellegrini. Sarebbe un segno di speranza per tutti”. Sir