Toscana

TERREMOTO CILE: CARITAS, ATTIVI CENTRI RACCOLTA DIOCESANI, AIUTI PER 150.000 FAMIGLIE

“Ringraziando per la solidarietà espressa vi chiediamo preghiere per il popolo cileno e di continuare a raccogliere fondi a sostegno degli interventi prioritari”. È questo il messaggio che il presidente della Conferenza episcopale cilena, mons. Alejandro Goic, ha inviato a don Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana. Caritas italiana – subito dopo le violente scosse sismiche che hanno devastato il Cile – ha manifestato vicinanza alla Caritas e all’intera Chiesa del Cile, mettendo anche a disposizione un primo contributo di 100.000 euro per i bisogni più urgenti. Ieri la presidenza della Conferenza episcopale italiana ha stanziato un milione di euro, invitando a sostenere le iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas italiana con l’obiettivo di alleviare le sofferenze di quella popolazione. Intanto in Cile tutte le diocesi si sono attivate e molte hanno lanciato campagne specifiche: Santiago, Linares, San Felipe, San Bernardo, Iquique, Temuco, Chillan, Antofagasta, Talca. Il vicario della pastorale sociale e dei lavoratori, e direttore di Caritas Santiago, padre Rodrigo Tupper, ha illustrato i particolari della Campagna “Il Cile prega e aiuta il Cile”, un’iniziativa di raccolta di alimenti non deperibili e denaro, promossa dalla Caritas a nome di tutti i vescovi del Cile.In ogni diocesi sono attivi dei centri per la raccolta di farina, riso, pasta, latte in polvere, olio, zucchero. Entro la fine della settimana, tramite i furgoni Caritas, verranno distribuiti a 150.000 famiglie nelle zone più colpite, Maule e Bio Bio. Ingenti sono stati i danni anche alle strutture ecclesiastiche. Nella sola diocesi di Talca 14 parrocchie hanno riportato danni irreparabili e 18 sono state seriamente danneggiate, mentre 4 collegi per studenti che accolgono più di 200 giovani non sono più agibili. Si moltiplicano gli appelli alla solidarietà, a partire dal cardinale Francisco Javier Errázuriz, arcivescovo di Santiago che ha invitato tutti i cileni a mobilitarsi “come un paese solidale che vede Cristo senza casa, senza vestiti, senza cibo né conforto, ed è pronto ad offrire aiuto”. Anche mons. Ricardo Ezzati, arcivescovo di Concepción, ha sottolineato che “L’impegno generoso dei volontari che si mobilitano è una foresta che cresce, però i saccheggi e gli atti vandalici sono alberi che cadono e fanno molto rumore”. Poi ha aggiunto: “Abbiamo messo a disposizione dell’autorità tutte le nostre reti. Distribuiremo gli aiuti che ci arrivano attraverso le parrocchie e le comunità”.Sir