Toscana

TERREMOTO IN ABRUZZO, DALLA TOSCANA TECNICI PER VALUTARE AGIBILITA’ DELLE CASE

Arriveranno in serata a L’Aquila le due squadre di tecnici del servizio sismico della Regione Toscana partite da Firenze con il compito di coordinare le attività di monitoraggio e verifica dell’agibilità degli edifici danneggiati ma ancora in piedi. Dare una risposta sullo stato delle case colpite è, al momento, una delle priorità che si pongono ai soccorritori impegnati nella difficile gestione del dopo terremoto. La forza delle scosse che nella notte fra domenica e lunedì hanno ferito al cuore la città e i paesi circostanti si è affievolita, ma non è ancora spenta. In questa situazione, secondo i tecnici, uno dei rischi maggiori che corrono le persone costrette a restare per giorni fuori casa, è quello di rimanere prigionieri delle proprie abitazioni pericolanti, magari nel tentativo di entrare per dare un’ultima occhiata o per prendere qualcosa. Gli otto esperti partiti dalla Toscana eseguiranno una prima valutazione, passando poi il testimone a qualcuno dei 450 tecnici specializzati in rischio sismico che sono stati formati dalla Regione e che si alterneranno nel delicato lavoro di verifica per scongiurare ulteriori crolli e nuove vittime. Dalla Toscana sono partite nelle ultime ore anche una cisterna di carburante per fare fronte al rapido esaurimento delle scorte e altre 55 brande da campo, con altrettanti materassini e coperte.Mentre i tecnici raggiungono l’epicentro del sisma, in Toscana l’onda di solidarietà non si ferma. Continuano ad arrivare al sito http://servizi.protezionecivile.toscana.it offerte di viveri, medicinali, generi di prima necessità da parte di associazioni o singoli cittadini. Durante un’emergenza nazionale un rappresentante delle Regioni che concorrono ad aiutare le popolazioni colpite ha il compito di gestire le operazioni di soccorso presso la Sala operativa nazionale. E’ da qui che anche la Regione Toscana, dopo aver seguito il sisma tramite la Sala Operativa Unificata, è stata contattata con il compito di organizzare un modulo di assistenza alla popolazione e per la realizzazione di alloggi. Ma all’alba di lunedì 6 aprile, la macchina della solidarietà si era già messa in moto. La Regione è partita con il lavoro di coordinamento, riuscendo, in poche ore, a mettere in piedi la colonna mobile di soccorso e ad aprire un canale continuo di uomini, mezzi e materiali. (cs-Barbara Cremoncini )