Toscana

Terremoto: nuova forte scossa di grado 4.4, epicentro a Minucciano

Sopralluoghi in corso e uomini della Protezione civile al lavoro, dopo la nuova scossa di terremoto registrata oggi pomeriggio in provincia di Massa Carrara. Una scossa forte avvertita distintamente anche a Pistoia, Prato e Firenze (e in Liguria e Lombardia) e non solo sulle coste di Marina di Carrara, della Versilia e in Lunigiana.

La scossa è stata registrata alle 16.40 con una magnitudo 4.4 sulla scala Richter e una profondità di 9.8 chilometri: di seguito un altro paio di 2.4 e 2.6. L’epicentro è stato localizzato nei comuni di Minucciano, Giuncugnano e Casola.

Si tratta della stessa zona, vicino Fivizzano, dove ieri c’erano stati due scosse di 3.4 gradi, già colpita la settimana scorsa. Il sisma del 21 giugno aveva toccato i 5.2 gradi della scala Richter, a cui erano seguite nei giorni successivi scosse più lievi.

L’arcivescovo di Lucca Italo Castellani incontrerà domani, lunedì 1 luglio, monsignor Giovanni Santucci, vescovo di Massa Carrara, per fare il punto e per chiedere aiuti alle istituzioni, alla Regione ma soprattutto al Governo. «Si pensa che debba essere la curia a sistemare questi danni – sottolinea l’arcivescovo Castellani – ma la curia  non è una banca: le istituzioni si mettano bene in testa che dovranno considerare anche i danni riportati alle chiese che sono un bene di tutta la comunità, un punto di riferimento e che fanno parte del patrimonio storico e artistico di tutti».

Usa parole molto dure l’arcivescovo Castellani che, già all’indomani del terremoto del 21 giugno scors, si è recato di persona a verificare i danni agli edifici maggiormente colpiti. «Sono sgomento e sconcertato – dice – nel vedere come così poca attenzione è stata data finora, anche a livello nazionale, al problema delle chiese danneggiate. La gente vuole il proprio luogo di culto: popolazioni così provate come quelle della Garfagnana e della Lunigiana hanno bisogno di risposte veloci a questo problema».

La mappa delle strutture lesionate è per ora soltanto approssimativa. I casi più gravi si registrano ancora una volta a Minucciano e a Piazza al Serchio. Qui la chiesa che si trova nel cuore del paese rischia di crollare: «Parte della facciata – commenta monsignor Castellani – si è distaccata dall’interno: entrando dentro è facile accorgersi che i danni sono ingenti e ora andranno valutati nel dettaglio con nuovi sopralluoghi».