Toscana

Toscana, elezioni in 31 comuni e suppletive a Siena per la Camera. Un test elettorale

Un’altra domenica di voto per un Paese, il nostro, che non riesce a non vivere di campagne elettorali e di dibattiti tra i partiti, spesso anche tra quelli che formano un’unica maggioranza di governo. In realtà questa volta a mancare, almeno in Toscana, è stato proprio il dibattito tra candidati a sindaco e partiti o movimenti. Altrove – in particolare a Torino, Milano, Roma e Napoli – non è successo così o almeno non è stato evidente come in Toscana dove l’unica cosa che è sembrata interessare anche ai grandi quotidiani non è l’elezione di 31 sindaci (con Grosseto unico capoluogo di provincia al voto) ma piuttosto le supplettive per la Camera dei deputati a Siena, dopo le dimissioni di Pier Carlo Padoan (Pd). Anche qui, però, a suscitare un minimo d’interesse è stata soprattutto la candidatura dell’attuale segretario del Pd Enrico Letta e una frase, quanto meno inopportuna, da lui pronunciata in una delle sue prime uscite in Toscana: «Se perdo ne trarrò le conseguenze». Frase che il pisano Letta, candidato proprio mentre l’attuale governo sta cercando di chiudere la partita per Banca Monte dei Paschi con il possibile esubero di circa 8000 dipendenti, forse avrebbe fatto meglio a non pronunciare: una volta Siena era un seggio sicuro per la sinistra ma da quasi tre anni la città è governata da una giunta di centrodestra. Nella coalizione, oggi mezza di governo e mezza di opposizione, il candidato è l’imprenditore senese Tommaso Marocchesi Marzi, scelto da Matteo Salvini, l’unico che si è davvero speso per provare a contrastare il leader del Pd. Gli altri, da Meloni a Tajani, appena visti o quasi dalle parti di piazza del Campo.

Complessivamente al voto in Italia saranno chiamati questa domenica, e lunedì 4 ottobre, oltre 12 milioni di persone che dovranno eleggere 1.162 sindaci, compresi quelli di 18 capoluoghi di provincia. In Toscana sono complessivamente 31 i Comuni al voto, sette dei quali con una popolazione superiore a 15.000 e quindi con un eventuale ballottaggio domenica 17 e lunedì 18 ottobre: Grosseto, Sesto Fiorentino e Reggello in provincia di Firenze, Montevarchi e Sansepolcro (Arezzo), Massarosa e Altopascio (Lucca).Gli altri Comuni dove si vota sono Anghiari e Civitella in Val di Chiana in provincia di Arezzo; Capalbio, Castiglione della Pescaia, Orbetello, Roccalbegna e Scansano in provincia di Grosseto; San Vincenzo (Livorno); Piazza al Serchio, Pieve Fosciana e Seravezza in Lucchesia; Bagnone, Montignoso e Pontremoli in provincia di Massa Carrara; Buti, Castellina Marittima, Santa Luce e Vecchiano in provincia di Pisa; Carmignano (Prato); Abetone Cutigliano e Larciano nel Pistoiese e Chiusi, Monticiano e Trequanda in provincia di Siena. Fino a oggi nove delle 31 amministrazioni che si rinnoveranno erano governate dal centrodestra, 19 dal centrosinistra, due da una lista civica e una dalla sinistra. 17 si sindaci che si sono candidati per un nuovo mandato e tra questi Antonfrancesco Vivarelli Colonna (centrodestra) di Grosseto che dovrà vedersela con Leonardo Culicchi (Pd, sostenuto dal centrosinistra ma anche dal M5S che alle ultime elezioni aveva presentato un proprio candidato ottenendo un ottimo risultato e risultando determinante per la vittoria del centrodestra al ballottaggio).Tra i casi particolare ci sono i Comuni di Sesto Fiorentino dove l’attuale sindaco Falchi, che cinque anni fa aveva sconfitto il Pd con una coalizione di sinistra, questa volta è riuscito a convincere il partito di Letta ma non quello di Matteo Renzi che ha schierato il deputato di Italia viva Gabriele Toccafondi. Anche Massarosa, però, è un’importante banco di prova per le coalizioni di centrodestra e centrosinistra: entrambe si presentano con due diversi candidati. Il sindaco uscente Alberto Coluccini (era stato eletto nel 2019 ma dopo aver dichiarato il dissesto finanziario ha visto sgretolarsi la sua maggioranza fino a doversi dimettere) è appoggiato solo da Fratelli d’Italia e dalla sua lista civica mentre Forza Italia e Lega presentano un loro candidato: Carlo Bigongiari. Rifondazione comunista e Partito comunista italiano candidano Sonia Sacchetti e il Pd con i Cinquestelle e alcune liste civiche sostengono Simona Barsotti.Per quanto riguarda l’emergenza Covid, con Decreto Legge 117 del 17 agosto sono state individuate le modalità operative, precauzionali e di sicurezza per assicurare l’esercizio del diritto di voto da parte di tutti gli elettori, attraverso specifiche misure per prevenire i rischi di contagio e per garantire la partecipazione attiva alle consultazioni anche di chi è positivo al virus (in trattamento ospedaliero o domiciliare), e di chi si trova in quarantena o in isolamento fiduciario. Le operazioni di voto si svolgeranno nel rispetto delle disposizioni previste dal protocollo sanitario e di sicurezza.Questa volta il voto dei toscani, probabilmente, interesserà meno ai commentatori nazionali rispetto a quello delle grandi città italiane, compresa la capitale. Ma anche questo avrà un certo peso in prospettiva delle elezioni politiche della primavera 2023, sempre che l’attuale governo guidato da Mario Draghi riesca a navigare fino ad allora in quelle acque che sempre più spesso si agitano per le uscite della Lega, del Pd e di ciò che resta del M5S.