Toscana

Tram Firenze. Nardella: linea Bagno a Ripoli per 2/3 senza pali

«Ancora non abbiamo esattamente le metrature, però stiamo parlando di due terzi di linea completamente elettrificata senza pali», spiega. Questa soluzione «è la migliore disponibile dal punto di vista tecnologico. Gli ingegneri ci dicono, infatti, che una linea intera senza pali non è del tutto possibile, data la lunghezza del tracciato per Bagno a Ripoli». L’impegno del Comune «resta quello che ho detto in campagna elettorale: nuove linee il più possibile senza pali, soprattutto nelle aree dove c’è un impatto visivo importante». Così «quando disporremo dei tram di nuova generazione a batteria, potremo anche cominciare a sfoltire: per esempio, come ho già detto, in piazza della Stazione». Detto questo, «il tema pali è stato anche molto ingigantito: un palo come lo metti lo puoi togliere. Non stiamo parlando di palazzi o di stazioni ferroviarie, ma di pali».

Altro tema della nuova corsa del tram, sono i rilievi fatti dalla soprintendenza sul mantenimento dell’assetto disegnato da Giuseppe Poggi. «Il contatto con la soprintendenza- spiega il sindaco- è costante: ci saranno degli incontri nelle prossime settimane per mettere a punto l’ultima fase progettuale della linea. Faremo di tutto per mantenere la configurazione anche dei filari degli alberi del Poggi, come ho già detto, evitando la sostituzione».

Sulla linea del tram che collegherà Firenze con Bagno a Ripoli nella riunione di ieri «abbiamo preso in esame alcune migliorie come il sottoattraversamento di piazza Beccaria e di piazza della Libertà. Sono interventi che ovviamente richiederanno spese aggiuntive, ma credo che sarebbero molto utili soprattutto su piazza della Libertà», per fornire soluzioni alternative alla «viabilità, così che auto e binari del tram non andrebbero ad intersecarsi», ha spiegato il sindaco Dario Nardella. Su piazza della Libertà i lavori per interrare le corsie della direttrice viale Matteotti – viale Spartaco Lavagnini e viceversa, «potrebbero costare tra i 20 e i 30 milioni di euro». Cifra, sottolinea il primo cittadino, «che non si spaventa, perché queste risorse si possono ottenere abbastanza facilmente dall’Unione europea, sempre molto sensibile alle infrastrutture». Oppure possono arrivare «dai fondi residui del ministero dei Trasporti. Però lo vedremo».

Dall’incontro di ieri, prosegue Nardella, «mi pare di capire che il sottoattraversamento di piazza Libertà sia più agevole anche se più costoso di quello di piazza Beccaria, perché sotto piazza Beccaria abbiamo ancora i basamenti delle mura di Arnolfo che il Poggi aveva drasticamente abbattuto». La soprintendenza, conclude, «ha già lanciato un alert, perché anche se sono sotto terra dovrebbero essere in qualche modo tutelati».