Vita Chiesa

Abusi: Burke, incontro di febbraio «senza precedenti», per il Papa è «priorità della Chiesa». 180 i partecipanti

«Mettere al riparo i bambini dai danni in ogni angolo del mondo«: così Burke definisce il significato dell’iniziativa. «Papa Francesco vuole che i leader ecclesiali abbiano una piena comprensione dell’impatto devastante che l’abuso sessuale da parte di membri del clero ha sulle vittime», assicura. «L’incontro è in primo luogo per i vescovi – sottolinea il portavoce vaticano – ed essi hanno la gran parte della responsabilità per questo grave problema. Ma i laici – uomini e donne – che sono esperti nel campo degli abusi daranno il loro contributo, e potranno aiutare ad indirizzarsi verso ciò che deve essere fatto specialmente per assicurare trasparenza e affidabilità». I partecipanti all’incontro, conclude Burke, saranno 180.

«La fase consultiva inizia già ora e servirà proprio per raccogliere e armonizzare al meglio le esperienze delle Conferenze episcopali». ha dichiarato padre Hans Zollner, referente organizzativo del Comitato per la preparazione dell’incontro convocato dal Papa, dal 21 al 24 febbraio, in Vaticano e membro della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, a proposito del Comitato organizzativo di cui sono stati diffusi oggi i nomi dei membri. «Se il Papa ha convocato i presidenti delle Conferenze episcopali è proprio per ribadire quanto creda nel valore della comunione apostolica tra il vescovo di Roma e i suoi confratelli nell’episcopato», spiega Zollner in un’intervista a Vatican News e all’Osservatore Romano: «L’incontro di febbraio è un appuntamento importante, molto importante per la Chiesa. è necessario prepararlo bene coinvolgendo da subito tutte le Conferenze episcopali. Serve condividere da subito le informazioni, le riflessioni, lo spirito di preghiera e di penitenza e le proposte di nuove azioni concrete. Una buona organizzazione dell’incontro aiuterà a tenere insieme l’analisi, la consapevolezza, la vergogna, il pentimento, la preghiera e il discernimento sulle azioni da intraprendere e le decisioni da assumere nella giustizia e nella verità. Anche per questo sono importanti le consultazioni che avremo con le vittime, con gruppi di esperti, con laici, con uomini e donne di cultura. E questo lavoro sarà svolto in collegamento con la Pontificia Commissione per la tutela dei minori, di cui io stesso faccio parte, presieduta dal cardinale O’Malley».

Da qui a febbraio, spiega Zollner, «il Comitato invierà un questionario a coloro che saranno invitatati a partecipare», in modo da «avere una condivisione delle esperienze, delle difficoltà come anche delle possibili soluzioni per affrontare questo terribile scandalo». Quanto al rapporto con la Pontificia Commissione per la tutela dei minori e il Comitato, Zollner assicura che «sarà un rapporto stretto di collaborazione«: «Il fatto che io, membro della Pontificia Commissione, sia stato chiamato a coordinare le attività del Comitato organizzativo credo dimostri proprio questo e sottolinei, da parte del Santo Padre, il riconoscimento del lavoro fatto finora dalla Pontificia Commissione». La struttura dell’incontro di febbraio, aggiunge, «prevede un confronto che dovrà essere il più libero e fruttuoso possibile. Il Santo Padre ha assicurato la sua presenza alle sessioni di lavoro dell’incontro, che in qualche modo riprenderà l’esperienza sinodale».