Vita Chiesa

BENEDETTO XVI AL CARD. HUSAR (UCRAINA): «RICORDO PERSECUZIONI E’ STIMOLO PER APPROFONDIRE IL LEGAME CON ROMA»

“Il ricordo di quanto avvenne sessant’anni fa deve diventare stimolo” per la comunità affidata alla Chiesa greco-cattolica in Ucraina “ad approfondire il suo intimo e convinto legame con il Successore di Pietro”. Lo scrive papa Benedetto XVI in una lettera inviata il 22 febbraio scorso, ma resa nota solo oggi, al card. Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halic.

Il messaggio è stato scritto dal Papa per “commemorare – così si legge in una nota della Santa Sede – il sessantesimo anniversario dei tristi eventi che segnarono la vita della Chiesa greco-cattolica ucraina a seguito dello pseudo-sinodo di Lviv del marzo 1946, durante il quale un gruppo di ecclesiastici si arrogò il diritto di rappresentare la Chiesa attentando in modo grave all’unità ecclesiale e costringendo la Chiesa greco-cattolica a ridiscendere nelle catacombe. “Da quella Chiesa, purificata dalle persecuzioni – scrive il Papa -, sono sgorgati fiumi di acqua viva non soltanto per i cattolici ucraini, ma per l’intera Chiesa cattolica sparsa nel mondo”.

In tutti questi anni, prosegue Benedetto XVI, “la Comunità cattolica ucraina è riuscita a conservare viva la sacra Tradizione nella sua integrità”. Da qui, il Papa lancia una indicazione per il futuro: “Perché questo patrimonio prezioso della “Paradosis” permanga in tutta la sua ricchezza – scrive – è importante assicurare la presenza dei due grandi filoni dell’unica Tradizione, il filone latino e quello orientale, ambedue con la molteplicità di manifestazioni storiche che l’Ucraina ha saputo esprimere”.

“Duplice – conclude il Papa – è la missione affidata alla Chiesa greco-cattolica in comunione piena con Pietro: è suo compito, da una parte, mantenere visibile nella Chiesa cattolica la tradizione orientale, dall’altra, favorire l’incontro delle tradizioni, testimoniando non solo la loro compatibilità, ma anche la loro profonda unità nella diversità”. Sir