Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: UDIENZA AL CORPO DIPLOMATICO, «IL DIALOGO PER SUPERARE I CONFLITTI E CONSEGUIRE LA PACE»

Un forte appello al dialogo come strumento per conseguire la pace nel mondo è stato lanciato oggi da Benedetto XVI nel corso dell’udienza, la prima del suo pontificato, al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Ricordando agli ambasciatori la figura del suo predecessore, “il beneamato Giovanni Paolo II” ed il suo impegno per la pace Benedetto XVI ha dichiarato: “Vengo da un Paese dove la pace e la fraternità sono care al cuore di tutti i suoi abitanti, specialmente di quelli che hanno, come me, conosciuto la guerra e la separazione tra fratelli appartenenti ad una medesima nazione a causa di ideologie devastatrici ed inumane, che sotto una coltre di sogni ed illusioni, fecero pesare sugli uomini il giogo dell’oppressione”. Per questo, ha aggiunto, “sono particolarmente sensibile al dialogo tra tutti gli uomini, per superare ogni forma di conflitto e di tensioni, per fare della nostra terra una terra di pace e di fraternità”.

Per Benedetto XVI tutti, “comunità cristiane, Responsabili delle nazioni, diplomatici e uomini di buona volontà” sono chiamati a “realizzare una società pacifica, per vincere la tentazione dello scontro tra culture, tra etnie e mondi differenti”. A tale scopo, ha esortato il Pontefice, “ogni popolo deve attingere, all’interno del suo patrimonio spirituale e culturale i migliori valori di cui è portatore per andare, senza paura, incontro all’altro, accettando di condividere le proprie ricchezze spirituali e materiali a beneficio di tutti”.

Il raggiungimento di questo obiettivo impegna anche la Chiesa che ad avviso di Benedetto XVI “non cessa di proclamare e di difendere i diritti umani fondamentali, purtroppo ancora violati in molte parti della terra ed opera affinché siano riconosciuti i diritti di ogni persona umana alla vita, al nutrimento, ad un tetto, al lavoro, all’assistenza sanitaria, alla protezione della famiglia e alla promozione dello sviluppo sociale, nel rispetto della dignità dell’uomo e della donna creati ad immagine di Dio”. “Siate certi – ha proseguito il Pontefice – che la Chiesa cattolica continuerà ad offrire la propria collaborazione per la salvaguardia della dignità di ogni uomo e al servizio del bene comune”.

Per questa sua missione, ha avvertito il Papa, “la Chiesa non chiede nessun privilegio ma solo le condizioni legittime di libertà e di azione per la sua missione. Nel consesso delle nazioni la Chiesa spera sempre di favorire l’intesa tra i popoli e la cooperazione fondata sulla lealtà, sulla discrezione e sulla cordialità”. Non è mancato, infine, il ringraziamento ai Governi “per la partecipazione alle celebrazioni per la morte di Giovanni Paolo II e per la mia elezione”, ha detto Benedetto XVI che ha auspicato che “tutte quelle nazioni che ancora non intrattengono relazioni diplomatiche con la Santa Sede possano essere al più presto tutte rappresentate presso la Sede apostolica”.Sir