Vita Chiesa

CONCISTORO: IL PAPA AI CARDINALI, FATEVI SERVI UMILI, NO A CARRIERISMO E TORNACONTO PERSONALE

“Morire a se stessi per farsi servi umili e disinteressati dei fratelli, rifuggendo da ogni tentazione di carriera e di tornaconto personale”. Questo il “programma” di Cristo additato dal Papa ai nuovi cardinali, durante l’omelia – letta interamente da mons. Leonardo Sandri, sostituto della Segreteria di Stato vaticana – in occasione del IX Concistoro ordinario pubblico di martedì 21 ottobre. “Solo se vi farete servi di tutti porterete a compimento la vostra missione e aiuterete il Successore di Pietro ad essere, a sua volta, il ‘servo dei servi di Dio'”, ha proseguito Giovanni Paolo II, invitando le nuove porpore a “convertirsi” alla “logica” che “il Redentore continua ad additare a coloro che associa, con il sacramento dell’ordine, in maniera più stretta, alla stessa missione”. Sintesi della “logica” evangelica, secondo il Papa, è la frase confidata da Gesù ai suoi discepoli: “Chi vuol essere grande tra voi sarà il servo di tutti”. “Solo dopo la sua morte – ha commentato il Santo Padre a proposito del brano di Marco – gli apostoli compresero il significato pieno di queste parole e con l’aiuto dello spirito seppero accettarne fino in fondo l’esigente ‘logica'”. Un “ideale difficile da realizzare”, lo ha definito il Santo Padre, perché “convertirsi a questa logica” significa porsi “in netto contrasto con quella del mondo”. Altro invito del Papa, sulla scia dell’ultima esortazione apostolica “Pastores gregis” (firmata il 16 ottobre), quello a “predicare con la parola e con l’esempio”.

Nella prima parte dell’omelia, Giovanni Paolo II ha salutato i cardinali dicendo loro: “Da una parte, voi dilatate la comunità ecclesiale che è in Roma sino agli estremi confini della Terra e, dall’altra, rendete presente in essa la Chiesa universale”. Poi il simbolismo del “rosso porpora dell’abito cardinalizio”, che “evoca il colore del sangue e richiama l’eroismo dei martiri”, costituendo nello stesso tempo un grande “dono” e una grande “responsabilità”. “Nel corso del presente Concistoro – sono state le parole iniziali del Papa – ho la gioia di imporre la berretta cardinalizia a 30 benemeriti ecclesiastici, riservando ‘in pectore’ il nome di un altro”.

Subito prima del Concistoro, il direttore della sala stampa vaticana, Joaquin Navarro Valls, ha precisato ai giornalisti che “il Papa oggi fa 31 cardinali”, perché anche “l’anzianità” del trentunesimo (il cardinale “in pectore”), “quando verrà rivelato il nome, partirà da oggi”.

Salutando a nome dei suoi confratelli il Papa, il neocardinale Jean-Louis Tauran ha assicurato:” Con voi, padre santo, vogliamo annunciare ai nostri contemporanei l’unico Redentore dell’uomo, ‘usque ad sanguinis effusionem’. E’ la più bella avventura che possa meritare il nostro sacrificio! Beatissimo Padre – ha concluso – potete contare su di noi! Voglia benedirci, insieme a tutti coloro che sono affidati al Signore al nostro ministero”. La “festa del Concistoro continua questo pomeriggio, con le “visite di cortesia” alle 30 nuove porpore (dalle ore 16.30 alle ore 18.30 in Aula Paolo VI, nella Fabbrica di San Pietro e in diversi saloni del Palazzo apostolico”. Sir