Vita Chiesa

CONVEGNO CARITAS; NOZZA: IN ITALIA AUMENTANO LE POVERTÀ, ANCHE NEL CETO MEDIO. LE NUOVE SFIDE PER LA CHIESA

La situazione delle povertà in Italia sta cambiando in peggio. Non è più solo il disagio dovuto a scelte di vita errate che portano all’emarginazione e all’abbandono. Oggi ci troviamo di fronte persone o famiglie che hanno sempre vissuto in maniera dignitosa e all’improvviso non ce la fanno più, a causa della perdita del lavoro, della precarietà o di altri incidenti di percorso”:descrive così mons. Vittoria Nozza, direttore della Caritas italiana, le nuove sfide che ha di fronte la Chiesa italiana nel suo impegno con i poveri e i più deboli, parlando al Sir a margine del 31° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, che riunisce fino a domani oltre 600 delegati da tutta Italia.

Mons. Nozza, che a conclusione del convegno traccerà alcune prospettive di lavoro pastorale, elenca la necessità di “sostenere ed accompagnare le Caritas più piccole, come in alcune diocesi in Basilicata, Marche, Piemonte, Campania” e di “tessere reti e legami tra realtà ecclesiali diverse, in modo che la carità illumini le menti, i cuori, le scelte di vita”. Non a caso negli ultimi 4 anni la Cei ha affidato alla Caritas, tramite l’otto per mille, la gestione di 1200 progetti (nell’anno in corso 260, pari a 22 milioni di euro), opere e servizi nei diversi ambiti delle povertà, dalla salute mentale al carcere, alla tratta, all’immigrazione. “In Italia – spiega mons. Nozza – cresce sia il disagio materiale, sia quello provocato dalla solitudine e dall’abbandono. Oltre alle carenze dei servizi c’è anche una mancanza di senso e di valori, soprattutto tra i giovani, per cui ci troviamo a lavorare su realtà sempre più complesse, che richiedono risposte diversificate”. Dal punto di vista del rapporto con le istituzioni, aggiunge, “certo il clima è cambiato, ora possiamo dialogare, portare le nostre proposte, essere presenti ai tavoli dove si discutono i progetti di legge, pur cercando di non assumere deleghe e di non essere fagocitati. Ma speriamo che dopo tanto parlare si arrivi finalmente a qualcosa di concreto”. Domani il convegno si concluderà con una tavola rotonda sul servizio civile e sui percorsi educativi per i giovani, con l’intervento finale di mons. Giancarlo Maria Bregantini, vescovo di Locri- Gerace.

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