Vita Chiesa

Dpcm 3 novembre: Cei, “nessun cambiamento per le celebrazioni con la partecipazione del popolo”

Così la Cei risponde alle richieste di chiarimento legate al Dpcm del 3 novembre 2020: “Circa le celebrazioni, il testo precisa nuovamente che ‘l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro’ (art. 1 comma 9 lettera p)”.

Circa la catechesi e lo svolgimento delle attività pastorali, prosegue Corrado, “alla luce delle indicazioni del Dpcm, la Segreteria Generale della Cei consiglia una consapevole prudenza; raccomanda l’applicazione dei protocolli indicati dalle autorità e una particolare attenzione a non disperdere la cura verso la persona e le relazioni, con il coinvolgimento delle famiglie, anche attraverso l’uso del digitale”.

Già l’Ufficio catechistico nazionale con il documento “Ripartiamo insieme” aveva suggerito alcune piste operative: “In particolare, per le zone rosse, la Segreteria Generale invita a evitare momenti in presenza favorendo, con creatività, modalità d’incontro già sperimentate nei mesi precedenti e ponendo la dovuta attenzione alle varie fasce di età”.