Vita Chiesa

Giornata per la vita: messaggio Cei, «calo demografico per mancanza di politiche familiari»

«Il nostro Paese – l’analisi dei vescovi – continua a soffrire un preoccupante calo demografico, che in buona parte scaturisce da una carenza di autentiche politiche familiari». «Mentre si continuano a investire notevoli energie a favore di piccoli gruppi di persone, non sembra che ci sia lo stesso impegno per milioni di famiglie che, a volte sopravvivendo alla precarietà lavorativa, continuano ad offrire una straordinaria cura dei piccoli e degli anziani», la denuncia della Cei. «Una società cresce forte, cresce buona, cresce bella e cresce sana se si edifica sulla base della famiglia», ci ricorda il Papa: «È la cura dell’altro – nella famiglia come nella scuola – che offre un orizzonte di senso alla vita e fa crescere una società pienamente umana», commentano in vescovi nel Messaggio diffuso oggi.

«Contagiare di misericordia significa aiutare la nostra società a guarire da tutti gli attentati alla vita», si legge nel Messaggio, in cui i vescovi italiani stilano l’«elenco impressionante» di questi attentati, citando le parole del Papa rivolte ai partecipanti all’incontro promosso dall’Associazione Scienza e Vita: «È attentato alla vita la piaga dell’aborto. È attentato alla vita lasciar morire i nostri fratelli sui barconi nel canale di Sicilia. È attentato alla vita la morte sul lavoro perché non si rispettano le minime condizioni di sicurezza. È attentato alla vita la morte per denutrizione. È attentato alla vita il terrorismo, la guerra, la violenza; ma anche l’eutanasia». «Contagiare di misericordia», per la Cei, «significa affermare – con Papa Francesco – che è la misericordia il nuovo nome della pace». «La misericordia farà fiorire la vita», si legge nel messaggio: «Quella dei migranti respinti sui barconi o ai confini dell’Europa, la vita dei bimbi costretti a fare i soldati, la vita delle persone anziane escluse dal focolare domestico e abbandonate negli ospizi, la vita di chi viene sfruttato da padroni senza scrupoli, la vita di chi non vede riconosciuto il suo diritto a nascere».

«Il sogno di Dio – fare del mondo una famiglia – diventa metodo quando in essa si impara a custodire la vita dal concepimento al suo naturale termine e quando la fraternità si irradia dalla famiglia al condominio, ai luoghi di lavoro, alla scuola, agli ospedali, ai centri di accoglienza, alle istituzioni civili». Ne sono convinti i vescovi italiani, che fin dall’inizio del Messaggio affermano che «l’Anno Santo della misericordia ci sollecita a un profondo cambiamento». «Una vera crescita in umanità avviene innanzitutto grazie all’amore materno e paterno», si legge nel messaggio, in cui sulla scorta del Papa si ricorda che «la buona educazione familiare è la colonna vertebrale dell’umanesimo». «Contagiare di misericordia – concludono i vescovi riferendosi ancora una volta all’Anno Santo imminente – significa osare un cambiamento interiore, che si manifesta contro corrente attraverso opere di misericordia». «Opere – osservano i vescovi utilizzando i cinque verbi che costituiscono le cinque ‘vie’ del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze, che si svolgerà dal 9 al 13 novembre – di chi esce da se stesso, annuncia l’esistenza ricca in umanità, abita fiducioso i legami sociali, educa alla vita buona del Vangelo e trasfigura il mondo con il sogno di Dio».