Vita Chiesa

PASTORALE DI STRADA: CARD. MARTINO, NEL XX SECOLO CIRCA 35 MILIONI DI MORTI PER INCIDENTI STRADALI; UN DECALOGO DEL CONDUCENTE

“Nel corso del XX secolo, per incidenti stradali, si ritiene che circa 35 milioni di persone abbiano trovato la morte, mentre i feriti si sarebbero aggirati attorno al miliardo e mezzo”: questi dati impressionanti sono stati forniti oggi dal card. Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, in occasione della presentazione, in Vaticano, del documento “Orientamenti per la pastorale della strada” (testo integrale). Martino ha definito tale bilancio “una vera tragedia e una grande sfida per la società e per la Chiesa”, richiamando passi del testo vaticano che analizza i comportamenti e rischi derivanti da una guida non responsabile e rispettosa del codice della strada. Il documento fornisce anche un “Decalogo del conducente” che elenca questi particolari dieci comandamenti: non uccidere, la strada è strumento di comunione e non di danno, cortesia e prudenza, aiutare i bisognosi specie le vittime di incidenti, l’automobile non sia occasione di peccato, i giovani vanno convinti a non guidare se non sono in condizione adatta, sostenere le famiglie delle vittime, far incontrare vittima e “aggressore”, tutelare i più deboli, sentirsi responsabile. “Buona volontà”: con queste parole, il segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, mons. Agostino Marchetto, ha sottolineato questa mattina in Vaticano, durante la conferenza stampa di presentazione del documento “Orientamenti per la pastorale della strada”, come la “convocazione a tale pastorale sia per tutti coloro che hanno buona volontà”. Presentando le tre parti del documento dedicate, rispettivamente, alla liberazione delle donne di strada, ai ragazzi di strada e alle persone senza fissa dimora, Marchetto ha evidenziato “lo spirito di ricerca di una Chiesa che deve essere attenta e sollecita a ciò che sta cambiando. La pastorale della mobilità umana è questo: un dinamismo che si esprime sia negli interventi di aiuto per le persone sottoposte ai rischi della strada, sia nell’impegno spirituale rivolto a chiamare tutti coloro che lo vogliono ad accogliere il messaggio”. Mons. Marchetto ha anche fatto riferimento ai “clochard” come “persone da accompagnare e servire, qualunque sia la situazione morale o personale nella quale esse si trovino”.SirIl testo integrale del Documento (dal sito del Vaticano)