Vita Chiesa

Papa: Angelus; Ucraina, “le armi non sono la strada. Che il Natale porti la pace”

“Desidero assicurare la mia preghiera per la cara Ucraina, per tutte le sue Chiese e comunità religiose e per tutto il suo popolo, perché le tensioni intorno ad essa siano risolte attraverso un serio dialogo internazionale e non con le armi. A me addolora tanto la statistica che ho letto, l’ultima: in quest’anno sono state fatte più armi dell’anno scorso. Le armi non sono la strada. Che questo Natale del Signore porti all’Ucraina la pace!”. Così Papa Francesco all’Angelus di oggi a proposito delle tensioni che si registrano in quell’area. Il Sommo Pontefice ha quindi rivolto il suo pensiero per le vittime del tornado che ha colpito il Kentucky e altre zone degli Stati Uniti d’America. Poi, chiedendo il permesso di parlare in spagnolo, si è rivolto ai tanti cittadini filippini e degli altri Stati americani e sudamericani che sono arrivati in piazza San Pietro in occasione della festa della Madonna di Guadalupe che si celebra proprio oggi, 12 dicembre.

Subito dopo ha voluto rivolgere i suoi auguri alla “Caritas Internationalis, che compie 70 anni. È ragazzina! Deve crescere e fortificarsi di più! Caritas è in tutto il mondo la mano amorevole della Chiesa per i poveri e i più vulnerabili, nei quali è presente Cristo. Vi invito a portare avanti il vostro servizio con umiltà e con creatività, per raggiungere i più emarginati e favorire lo sviluppo integrale come antidoto alla cultura dello scarto e dell’indifferenza. In particolare, incoraggio la vostra campagna globale Insieme Noi (Together We), fondata sulla forza delle comunità nel promuovere la cura del creato e dei poveri. Le ferite inferte alla nostra casa comune hanno effetti drammatici sugli ultimi, ma le comunità possono contribuire alla necessaria conversione ecologica. Per questo invito ad aderire alla campagna di Caritas Internationalis! E voi, cari amici di Caritas Internationalis, continuate il vostro lavoro di snellire l’organizzazione, perché i soldi non vadano all’organizzazione ma ai poveri. Snellite bene questa organizzazione”.