Vita Chiesa

Papa Francesco, Messa, la Chiesa è perseguitata da ipocriti, usati dal diavolo

«Il diavolo – ha proseguito il Papa secondo quanto riferisce Vatican news – non ha niente da fare con i peccatori pentiti, perché guardano Dio e dicono: ‘Signore, sono peccatore, aiutami’. E il diavolo è impotente, ma è forte con gli ipocriti. È forte, e li usa per distruggere, distruggere la gente, distruggere la società, distruggere la Chiesa. Il cavallo di battaglia del diavolo è l’ipocrisia, perché lui è un bugiardo: si fa vedere come principe potente, bellissimo, e da dietro è un assassino». Francesco ha esortato a «non dimenticare che Gesù perdona, riceve, usa misericordia, una «parola tante volte dimenticata quando sparliamo degli altri». L’invito è allora a «essere misericordiosi, come Gesù, e non condannare gli altri. Gesù al centro». Cristo infatti perdona sia Paolo, «peccatore, persecutore, ma con un amore a metà», sia la donna, «peccatrice, anch’essa con un amore incompleto». Solo così possono incontrare «il vero amore», che è Gesù, mentre gli ipocriti «sono incapaci di incontrare l’amore perché hanno il cuore chiuso».

Chiediamo a Gesù di proteggere sempre «con la sua misericordia e il suo perdono» la nostra Chiesa, l’invito del Papa, «che come madre è santa, ma piena di figli peccatori come noi». Il Pontefice ha inquadrato «tre gruppi di persone» nelle Letture di oggi: Gesù e i suoi discepoli; Paolo e la donna, una di quelle il cui destino – ricorda Francesco – era di «essere visitate di nascosto», anche dai «farisei», oppure di «essere lapidate»; e i dottori della Legge. Francesco ha evidenziato come la donna si faccia vedere «con amore, con tanto amore verso Gesù», non nascondendo di «essere peccatrice».

Lo stesso è per Paolo, che afferma: «A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati». Ambedue, quindi, cercavano Dio «con amore, ma amore a metà». Paolo perché – spiega – «pensava che l’amore fosse una legge e aveva il cuore chiuso alla rivelazione di Gesù Cristo: perseguitava i cristiani, ma per lo zelo della legge, per questo amore non maturo». E la donna cercava l’amore, il «piccolo amore». I farisei quindi commentano, ma Gesù spiega: «A questa le è stato perdonato tanto perché ha amato molto». «Ma come amare? Queste non sanno amare». Cercano l’amore. E Gesù, parlando di queste, dice – una volta ha detto – che saranno davanti a noi, nel Regno dei Cieli. «Ma quale scandalo…» – i farisei – «ma questa gente!». Gesù guarda il piccolo gesto di amore, il piccolo gesto di buona volontà, e lo prende e lo porta avanti. Questa è la misericordia di Gesù: sempre perdona, sempre riceve. Per quanto riguarda i «dottori della Legge», Francesco ha fatto notare che «hanno un atteggiamento che soltanto gli ipocriti usano spesso: si scandalizzano». E dicono: «Ma guarda, quale scandalo! Non si può vivere così! Abbiamo perduto i valori… Adesso tutti hanno il diritto di entrare in chiesa, anche i divorziati, tutti. Questo è il dialogo tra l’amore grande che perdona tutto, di Gesù, l’amore ‘a metà’ di Paolo e di questa signora, e anche il nostro, che è un amore incompleto perché nessuno di noi è santo canonizzato. Diciamo la verità. E l’ipocrisia: l’ipocrisia dei ‘giusti’, dei ‘puri’, di coloro che si credono salvati per i propri meriti esterni».