Vita Chiesa

SANTA SEDE: BILANCIO CONSUNTIVO IN ROSSO PER IL 2003, IN CRESCITA OBOLO DI SAN PIETRO

Il bilancio consuntivo consolidato 2003 della Santa Sede (che riguarda gli uffici del governo centrale della Chiesa cattolica) è “in rosso” di 9.569.456,00 euro: un “disavanzo”, questo, frutto dello scarto in negativo tra le entrate (203.659.498,80 euro) e le uscite (213.228.954,00 euro). A renderlo noto è oggi un comunicato del Consiglio dei cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede, riunitosi oggi sotto la presidenza del card. Angelo Sodano, segretario di Stato Vaticano. Nonostante le cifre “in rosso”, il disavanzo per il 2003 è inferiore del 29,15% rispetto all’anno precedente.

In negativo anche il “saldo” del bilancio consuntivo 2003 dello Stato della Città del Vaticano, relativo alla gestione del territorio dello Stato e ad attività di supporto alla Santa Sede, che registra un disavanzo di 16.048.508,00 euro (il 45% in meno del 2002), causato – si legge nella nota “dalle spese straordinarie per la realizzazione di opere o la ristrutturazione e restauro di edifici esistenti nel territorio dello Stato della Città del Vaticano o nelle zone extraterritoriali”, oltre che dal contributo di 10.452.543,82 euro che il Governatorato ha dato per “coprire metà del disavanzo della Radio Vaticana”. Senza contare, infine, “il cospicuo impegno finanziario” sostenuto “per iniziative di tutela, valorizzazione, restauro e conservazione del patrimonio artistico della Santa Sede, meta di visite da parte di pellegrini e turisti provenienti da tutto il mondo”.

Positivo, invece, il bilancio dell’Obolo di San Pietro, che comprende “la raccolta effettuata nelle diocesi del mondo soprattutto in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, i contributi provenienti da Congregazioni ed Istituti Religiosi e da Fondazioni, come pure le offerte dei fedeli, i quali in numero sempre crescente e con generoso impegno sostengono le opere di carità del Santo Padre”. Nel corso del 2003, informa la Santa Sede, sono giunte offerte per l’Obolo di San Pietro pari a 55.842.854,91 dollari, con un incremento del 5,7% rispetto al 2002: tra le destinazioni scelte dal Papa per l’Obolo, rientrano gli “interventi caritativi” rivolti “alle popolazioni di vari Paesi del mondo colpite da calamità di diversa natura” (terremoti, inondazioni, guerre, carestie, malattie endemiche, stato di rifugiati e profughi, ecc), per “sostenere le numerose e varie iniziative delle comunità ecclesiali del Terzo Mondo, finalizzate alla promozione umana”, e per “aiutare le opere cattoliche in Terra Santa, che si trovano da alcuni anni in gravi difficoltà per i noti motivi di tensioni e conflitti”.

Nella Curia Romana lavorano complessivamente 2.674 persone, di cui 755 ecclesiastici, 344 religiosi e 1.575 laici; i pensionati sono circa un migliaio. I dipendenti dello Stato della Città del Vaticano sono 1.534. Per quanto riguarda il bilancio consuntivo consolidato 203 della Santa Sede, la nota di oggi precisa che “la maggior parte delle uscite sono da ascriversi alle spese erogate per la gestione ordinaria e straordinaria degli organismi della Santa Sede”, cui vanno aggiunte le 128 sedi delle Rappresentanze Pontificie presso nazioni od organizzazioni internazionali.

Nel corso della riunione di oggi, i cardinali hanno affrontato anche l’argomento dei mass media, e in particolare della Radio vaticana. “La Chiesa – hanno convenuto – è molto sensibile all’uso di questi strumenti che impegnano ingenti risorse finanziarie e richiedono continue innovazioni tecnologiche, ma svolgono un importante e proficuo servizio d’informazione sull’attività ed insegnamento del Santo Padre e della Chiesa universale, nonché di formazione pastorale specialmente verso quei Paesi che dispongono di limitate possibilità per l’evangelizzazione”. Sir