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Ecomafie: Legambiente, in aumento gli illeciti ambientali (+18,6%), 84 al giorno. Fatturato dei clan sale a 14,1 miliardi

Nel 2017 sono aumentati gli illeciti ambientali: sono stati infatti 30.692 quelli registrati (+18,6% per cento rispetto al 2016), in media 84 al giorno (circa 3,5 ogni ora). In aumento anche il numero di persone denunciate (39.211, in crescita del 36%) e i sequestri effettuati (11.027, +51,5%). Sono questi alcuni dei numeri contenuti nel «Rapporto Ecomafia» 2018 di Legambiente presentato questa mattina alla Camera dei deputati. Il 44% degli illeciti è stato contestato in una delle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso: prima la Campania (4.382 illeciti, il 14,6% del totale nazionale), seguita da Sicilia (3.178), Puglia (3.119), Calabria (2.809) e dal Lazio (2.684).

Stando al Rapporto, il fatturato dei 331 clan dell’ecomafia è cresciuto in un anno del 9,4% arrivando a 14,1 miliardi euro.

Nel 2017 sono state le 538 ordinanze di custodia cautelare emesse per reati ambientali con un aumento del 139,5% rispetto al 2016. Di questi 158 sono per i delitti di inquinamento ambientale, disastro e omessa bonifica, previsti dalla legge sui ecoreati, con ben 614 procedimenti penali avviati, contro i 265 dell’anno precedente. A ciò si aggiungono 76 inchieste per traffico organizzato (più del doppio rispetto alle 32 del 2016), 177 arresti, 992 trafficanti denunciati e 4,4 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrati (più di otto volte rispetto alle 556mila tonnellate del 2016). È questo il settore dove si è registrato un vero e proprio boom di illeciti, con una percentuale che sfiora il 24%.

Nel 2017 si è concentrato nel settore dei rifiuti – gestione e trattamento – il maggior numero degli illeciti ambientali (24%). Un dato che conferma come il settore dei rifiuti sia sempre più il centro delle strategie ecocriminali. Secondo i dati contenuti nella pubblicazione, seguono i delitti contro gli animali e la fauna selvatica (22,8%), gli incendi boschivi (21,3%), il ciclo del cemento (12,7%).

Sono aumentate anche le tonnellate di rifiuti sequestrate dalle forze dell’ordine tra il 1° gennaio 2017 e il 31 maggio 2018. Nell’ambito di 54 inchieste ammontano a più di 4,5 milioni di tonnellate: praticamente una fila ininterrotta di 181.287 tir lunga 2.500 chilometri.

Per quanto riguarda il «ciclo illegale del cemento», sono state 3.908 le infrazioni scoperte, una media di 10,7 ogni giorno. Denunciate 4.977 persone.

Sono state invece più di 6mila le persone denunciate per reati contro la biodiversità, quasi 17 al giorno, e 7mila le infrazioni (19 al giorno +18% rispetto al 2016).

Dal Rapporto emerge poi che ben 60 su 100 buste in circolazione in Italia sono assolutamente fuori norma. Inquinano ambiente e mercato, nota Legambiente. Le sanzioni pecuniarie comminate ammontano a 5 milioni di euro.